Nuove scritte anarchiche
Nel mirino il vescovo Zenti e il sindaco Scottà
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Diciamo che è il caldo. Che dà alla testa. Come spiegare altrimenti le scritte deliranti e un po' sgrammaticate che, in questi giorni, appaiono su diversi muri della città? scritte in apparenza anarchiche (sono siglate dalla A cerchiata), che colpiscono maldestramente tutto e tutti. Le più recenti (quelle che deturpano i muri della cattedrale di Ceneda) ce l'hanno (letteralmente) a morte con i preti, con la chiesa e con la vita. A Serravalle invece la povera statua di Santa Augusta è stata sporcata con un invito a "fucilare Scottà".