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21 novembre 2024

Treviso

Obbligo etichetta origine grano per la pasta, Coldiretti Treviso: “Una conquista”

Feltrin: “Servirà a combattere la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani”

| Matteo Ceron |

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Obbligo etichetta origine grano per la pasta, Coldiretti Treviso: “Una conquista”

TREVISO - “Finalmente sarà possibile smascherare l’inganno di un pacco di pasta su tre che è fatto con grano straniero senza indicazione. L’indicazione obbligatoria sulla pasta per la Marca trevigiana deve essere considerata una conquista a vantaggio del made in Italy che vede unite tutte le categorie, agricoltori, artigiani e industriali. Del resto la nostra provincia vanta straordinari pastifici che fanno del grano made in Italy un vanto e una garanzia per i consumatori che altrimenti rischiano di mangiare grano coltivato con metodi a dir poco insalubri. Basta pensare alla straordinaria Pasta Sgambaro che si prepara a festeggiare i 70 anni”. 

È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Treviso, Walter Feltrin nel commentare positivamente l’avvio della procedura formale di notifica dei decreti dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per la pasta e il riso.

 

“L’assenza dell’indicazione chiara dell’origine non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionale e con esse il lavoro e l’economia del vero Made in Italy - ha precisato Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso - in un momento particolare per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”. 

 

Con l’etichettatura di origine obbligatoria anche per la pasta e per il riso si realizza un passo determinante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui però - precisa la Coldiretti -  1/3 della spesa degli italiani resta anonima.  L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. 

 

“Si auspica ora che possa concludersi al più presto l’iter comunitario per pasta e riso per combattere la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani che stanno provocando una crisi senza precedenti nel settore cerealicolo” ha concluso Feltrin.

 

                          

 



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