"Papa Wojtyla mi ha censurato"
Tonelli denuncia razzismo nel clero, silenzio del papa e sexy gate in una grande redazione giornalistica
VENEZIA - Censurato chi denuncia le connivenze del clero nel Sud Africa all’epoca dell’apartheid? Se lo chiede Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale di Rifondazione, che sul tema ha presentato un’interrogazione a risposta scritta.
Vittima della censura sarebbe il mestrino Paolo Tonelli, oggi 51enne, un bambino all’epoca dei fatti, quando viveva in Sud Africa. «Anche Papa Wojtyla mi ha censurato» assicura. E racconta di non riuscire a portare all’attenzione dei media nazionali i suoi tre scoop: gli episodi di razzismo da parte del clero in Sud Africa, i colpevoli silenzi di Wojtyla , un sexy-gate nella redazione di una TV.
Tra una querela e l’altra, Tonelli, che oggi fa l’imprenditore, ha messo tutto nero su bianco in un libro. Pettenò chiede quindi alla giunta regionale «di verificare la fondatezza di quanto denunciato, e in caso affermativo di intervenire affinché al cittadino veneto Paolo Tonelli sia data ampia garanzia del diritto di libero accesso ai mezzi d’informazione, così da poter esporre le proprie opinioni, ovviamente assumendosene la totale responsabilità, evitando il sospetto che sui gravi e compromettenti fatti denunciati dal libro pubblicato dal signor Tonelli, vi possa essere il sospetto di una vera e propria campagna di censura».
La Regione si esprimerà nei prossimi giorni.