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22 novembre 2024

Cronaca

"La percentuale dei contagi dichiarata da Zaia è del tutto errata"

La denuncia il Covesap: la diffusione del virus nel Veneto è da giorni i fuori controllo. Nella regione è necessario un lockdown. Immediatamente.

| Tommaso Colla |

| Tommaso Colla |

Ospedale

NORDEST - La curva dei contagi in Veneto ha un andamento da montagne russe. Una realtà da giorni completamente fuori controllo, con numeri in continua ascesa e assolutamente in controtendenza rispetto a quelli del resto d’Italia. Come si sia arrivati a tanto nessuno lo dice ma in tanti ormai lo sospettano: zona gialla e assembramenti ingovernati. In base ai dati forniti da Azienda Zero, i morti per Coronavirus registrati mercoledì 9 dicembre sono stati ben 148 e sabato scorso ancora 110. Numeri mai così alti ed estremamente allarmanti. E ieri 13 dicembre la percentuale dei nuovi positivi sul totale era del 25,7% (4092 positivi su 15.950 tamponi eseguiti): in pratica un tampone su quattro è positivo.

A Treviso vi sono 104 ricoverati per Covid, 25 in terapia intensiva, mentre le agenzie funebri sono sotto pressione. Da oltre una settimana il Veneto è di gran lunga la prima regione in Italia per numero di nuovi contagi, il doppio della Lombardia che ha il doppio degli abitanti del Veneto e che fa molti più tamponi del Veneto. “La percentuale dell’8,41% dichiarata dal presidente Zaia è del tutto errata, in quanto i due elementi della frazione (positivi e totali) sono diversi! Il presidente, infatti, o chi per lui, calcola il rapporto tra i 4092 tamponi (molecolari) positivi e tutti i circa 60 mila tamponi (molecolari + rapidi) eseguiti giornalmente. In pratica non tiene conto dei tamponi rapidi positivi, che non entrano nel conteggio ufficiale del Ministero della Salute e dei quali peraltro è nota la scarsa sensibilità a causa dei molti falsi negativi” – denuncia il Covesap, il cartello regionale dei comitati a difesa della sanità pubblica. Che ricorda quanto dimostrato, a proposito di tamponi, dal prof. Andrea Crisanti: che il 30% dei tamponi rapidi risultati negativi sono in realtà positivi. I pazienti falsi negativi sono contagiosi, ed essendo generalmente asintomatici, credono erroneamente di essere negativi e sono quindi i pericolosi. Il prof. Crisanti ha calcolato che ben il 40% dei contagi possono essere causati da positivi asintomatici.

La scorsa settimana il Covesap aveva inviato una lettera al ministro Speranza e al governatore Zaia. Oggi, in assenza di risposte, ha rilanciato l’SOS: al Governo, affinché classifichi urgentemente il Veneto in zona arancione se non addirittura rossa; a Zaia perché oltre a misure di contenimento del contagio realmente efficaci, stanzi immediatamente al Ministro della Salute, On. Roberto Speranza, di rivalutare con urgenza l’attuale congrue risorse per il reclutamento di personale sanitario specializzato.

 


| modificato il:

Tommaso Colla

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