Il Quartier del Piave sostiene la candidatura di Pieve di Soligo a capitale della cultura 2021
Il sindaco Soldan: “Puntiamo su Zanzotto e Fabbri”
PIEVE DI SOLIGO - Questa mattina il Quartiere del Piave con una folta rappresentanza di tutte le amministrazioni comunali, istituzioni culturali, associazioni varie, quasi un coro unanime, hanno dimostrato grande disponibilità, per spingere il progetto che vorrebbe Pieve di Soligo capitale della cultura 2021. Nel corso del dibattito è emerso che l'idea originale era maturata circa 6 mesi addietro e la proposta ha ottenuto, man mano che trascorreva il tempo, un grande consenso da parte di tutto il territorio. In veste di giornalista Marco Zabotti ha coordinato i lavori, introdotti dall'assessore alla cultura e vicesindaco, professoressa Luisa Cicagna, la quale ha sottolineato i capisaldi che saranno sviluppati per arricchire la richiesta formale inviata al ministero il 16 dicembre dell'anno scorso. "Abbiamo storia, arte, cultura, il recente riconoscimento culturale da parte dell'Unesco, che possono diventare un mosaico con tante tessere, per motivare questa nostra richiesta".
È toccato al sindaco Stefano Soldan, che con una certa emozione, ha sottolineato il grande interesse di Pieve, per ottenere questo riconoscimento, nonostante siano molte le città, che partecipano alla selezione. In modo particolare sono 2 personaggi storici di primissimo piano per tutto il Paese: il poeta Andrea Zanzotto e il ministro Francesco Fabbri, due personalità che, ciascuno nel proprio ambito, rispettivamente la cultura e la politica, sono stati protagonisti nell'indicare nella cooperazione la strada maestra per dare unità a tutto il territorio. Le loro intuizioni e le loro opere concrete sono diventate il tessuto, quasi una tela, su cui potremmo scrivere un capitolo nuovo, potremo raccontare nel 2021 la nostra storia, fatta di buona volontà, di cooperazione, di stimoli e di laboriosità".
Subito dopo è cominciata l carrellata di uomini, rappresentativi di tutto il territorio. Ha iniziato il sindaco di Refrontolo, Mauro Canale, in veste di presidente dei 29 comuni aderenti all'Ipa (INTESA PROGRAMMATICA D'AREA), riconosciuta dalla Regione Veneto. Quindi il sindaco di Vidor, Albino Cordiali, in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale, ha portato i saluti del presidente Marcon. E’ seguito l'intervento del consigliere regionale Alberto Villanova, presidente VI commissione consiliare, che ha ringraziato il sindaco, che da subito lo aveva coinvolto nell’iniziativa e lo aveva invitato a collaborare per l'iniziativa. "Dobbiamo abbattere i confini, dobbiamo unire il territorio: la cultura e il territorio sono in grado di dare una spinta fondamentale". Ha proposto la creazione di un calendario condiviso, per mettere in luce la propria identità, ha assicurato che la Regione sarà in prima fila per coordinare la squadra, investendo molto su Zanzotto, rendendo la sua casa natale un museo multimediale. Ha preso atto che in tutta l'operazione si sta muovendo con spirito di collaborazione, senza le divisioni politiche, perché in tale direzione ha voluto e saputo muoversi il sindaco Soldan.
Sono seguiti vari interventi, sempre contenuti con il tempo: Giustino Moro, presidente della Fondazione Fabbri, Giuseppe Carlet, presidente dei 22 comuni del GAL Alta Marca, RobertoFranceschet, presidente Consorzio Pro Loco Quartier del Piave, anche in rappresentanza presidente provinciale e regionale Giovanni Follador; Gian Carlo Nadai, presidente dell’ Associazione Toti Dal Monte, Innocente Nardi, presidente del Prosecco superiore DOCG, Mario Dalla Riva, Alessandro Martini, direttore Fondazione Marca Treviso e cabina di regia OGd provinciale, anche portando il saluto presidente Camera Commercio Mario Pozza; Raffaele Mazzucco, imprenditore delegato progetti speciali Unindustria Tv; presidente della Latteria Soligo. Hanno portato i saluti anche il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto e il vicesindaco di Conegliano Claudio Toppan.
A conclusione dell'incontro, Marco Zanotti,direttore scientifico Istituto Beato Toniolo, coordinatore comitato scientifico candidatura Pieve Cultura 2021, ha colto gli elementi essenziali emersi che permettono di guardare al futuro con fiducia. “Bisogna coinvolgere il mondo della scuola, per preparare al meglio entro il 2 marzo il dossier da spedire al ministero”. Zabotti ha messo in luce che la generazione di mezzo tra gli anziani e i giovani, facendo affidamento al grande lavoro del volontariato, può e deve riscattare l'antica povertà del Quartiere del Piave, “Si tratta quasi di un passaggio di consegna tra il passato e il futuro, tenendo conto della vitalità e dei doni ricevuti, da far fruttare, attraverso una efficace cooperazione istituzionale”.