TREVISO - Aumento dei prezzi per i beni alimentari, per la cura delle persona e per i prodotti ad alta frequenza di acquisto. A luglio l'inflazione registra un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,9% su base annua (dati Istat). Il caro prezzi, aggiunto al caro bollette, travolge anche le famiglie e le imprese trevigiane che guardano con preoccupazione al prossimo autunno-inverno.

“Lo scenario è preoccupante - commenta il sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto, Mario Conte - Il costo della vita continua ad aumentare e la nostra comunità perde potere d’acquisto. L’autunno e l'inverno si preannunciano molto complicati per tutti”. Anche l’amministrazione comunale deve fare i conti con 9milioni in meno a bilancio: “Abbiamo speso tre milioni in più per i maggiori costi delle bollette, con il costo dell’energia elettrica raddoppiato in un anno, e abbiamo avuto sei milioni in meno di entrate. Un totale di 9milioni in meno nelle casse che corrispondono al 10 % del bilancio”, continua Conte.

“È necessario che il Governo, chiunque verrà eletto, metta mano al calmieramento dei costi energetici, in primis per i cittadini, ma poi anche per le amministrazioni locali: è impensabile che i Comuni possano far fronte a questa ondata di aumenti. Finora, grazie alla loro virtuosità, i Comuni veneti sono riusciti, tirando e limando, a far fronte all'aumento dei costi. Ma è una soluzione provvisoria: è fondamentale subentri un aiuto da parte dello Stato che dia stabilità e risorse, alle amministrazioni municipali e alle famiglie. “Dobbiamo assolutamente sventare il pericolo di una nuova emergenza sociale, che già vediamo aumentare anche a Treviso. Il rischio è più reale che mai”.