Violenza in città, Conte: "Tanti reati commessi da stranieri". La replica del Pd: "Cerca solo capri espiatori"
Per il sindaco servono più agenti di polizia. Replica Pelloni: "Si lavori per aumentare i fondi per la lotta alle dipendenze"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Vista la quantità di reati commessi da stranieri che ormai si attesta fra il 40 e il 60% nelle varie città del Veneto, è necessario che ognuno si prenda le sue responsabilità: ci sono comunità straniere straordinarie, che lavorano, che vogliono integrarsi. Altre, invece, protagoniste di episodi che nulla hanno a che fare con la civile convivenza. Ecco, chi non vuole rispettare le regole, chi pensa di fare a Treviso quello che non farebbe mai nel suo paese d’origine, da noi non ci può stare”.
Questa la posizione del sindaco Mario Conte in merito ai diversi episodi di violenza avvenuti in città che hanno coinvolto giovani stranieri. “Chiederò anche al ministro di aumentare il numero di agenti di polizia adeguato alle presenze di richiedenti asilo, la necessità di leggi più severe e della certezza della pena”.
Dichiarazioni che hanno suscitato disappunto da parte del capogruppo del Pd, Stefano Pelloni: “Sulla sicurezza Conte cerca solo capri espiatori. Non è serio addossare le colpe agli stranieri per la progressiva crescita dell’insicurezza in città, con la diffusione di rapine, spaccio e aggressioni nel centro storico e nei quartieri. Basta pensare che il ragazzo spacciatore ucciso qualche settimana fa era perfettamente italiano. È un problema serio che coinvolge tutti i nostri giovani, italiani o italiani di seconda generazione.”
“Se Conte non è in grado di assicurare sicurezza ai trevigiani forse farebbe bene a studiare meglio qualche soluzione piuttosto che trovare i colpevoli nelle famiglie che non educano bene i figli, nella droga, negli stranieri - conclude Pelloni - Conte si batta in conferenza dei sindaci Ulss per aumentare i fondi per la lotta alle dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti nelle scuole piuttosto.”
“Per quanto riguarda gli stranieri sono fondamentali per mantenere in piedi molti servizi fondamentali per la nostra economia e il nostro welfare, in crisi a causa della crisi demografica. Dobbiamo investire affinché i ragazzi di seconda generazione si possano sentire partecipi della nostra comunità potendo essere dei cittadini con diritti e doveri reali: oggi il raggiungimento della cittadinanza è un percorso ad ostacoli lunghissimo per ragazzi che spesso sono nati qui, a cui vorremmo chiedere solo doveri ma a cui non siamo pronti a riconoscere tempestivamente il diritto di essere italiani.”
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