Sammy Basso verso la beatificazione: il vescovo di Vicenza apre alla possibilità
La straordinaria storia di fede e coraggio potrebbe portarlo agli onori degli altari
VICENZA - Il mondo della Chiesa e i social media sono in fermento dopo le recenti dichiarazioni di monsignor Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza, riguardo la possibilità di avviare il processo di beatificazione per Sammy Basso, il giovane biologo e attivista scomparso all'età di 28 anni dopo una lunga battaglia contro la progeria.
"Non escludo la possibilità di aprire, tra 5 anni come prevede l'attuale procedura canonica, la causa di beatificazione per Sammy Basso", ha affermato monsignor Brugnotto durante un evento a Mestre. Queste parole hanno acceso una scintilla di speranza e commozione tra i numerosi ammiratori di Sammy, che vedono in lui un esempio straordinario di fede e resilienza.
Sammy Basso, nato a Schio nel 1995 e vissuto a Tezze sul Brenta, è stato il paziente più longevo al mondo affetto da progeria, una rarissima malattia genetica che causa un invecchiamento precoce. Nonostante le difficoltà imposte dalla sua condizione, Sammy ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione sulla progeria, diventando un simbolo di coraggio e determinazione.
Il vescovo Brugnotto ha sottolineato come in questi giorni sia emerso il profilo spirituale di Sammy, evidenziando "una santità nella vita ordinaria insieme ad una profondità interiore straordinaria". Questa valutazione è nata dalle numerose testimonianze giunte alla diocesi, che hanno messo in luce la statura cristiana di Sammy e la sua fede matura e radicata in Dio.
L'eco della possibile beatificazione ha rapidamente raggiunto i social media, dove molti utenti hanno espresso il loro sostegno all'idea. Alcuni hanno paragonato Sammy al beato Carlo Acutis, vedendo in entrambi esempi di giovani che hanno vissuto e testimoniato la fede nella malattia.
Il processo di beatificazione, come spiegato dal Dicastero vaticano delle Cause dei Santi, richiede diversi passaggi, tra cui la dimostrazione di una "fama di santità" della persona e il riconoscimento di un miracolo dovuto alla sua intercessione. Sebbene sia ancora presto per avviare formalmente il processo, le parole del vescovo Brugnotto hanno già acceso un dibattito sulla straordinaria testimonianza di vita di Sammy Basso.
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