Mogliano - L'Assessore alla Pubblica Istruzione Alessandro Gosetto (nella foto), a seguito della controversa sentenza della Corte di Strasburgo, fa un bilancio sulle iniziative mirate allo sviluppo del settore.

«Ci siamo attivati affinché nei plessi scolastici compaia nei prossimi mesi ben evidenziato il nome di tutte le scuole, che ora in molti casi è assente.

Questo intervento sarà realizzato con il contributo pratico degli alunni, dei genitori e degli insegnanti.

I bambini e i ragazzi potranno diventare protagonisti del loro ambiente disegnando e colorando il nome del loro istituto, che di fatto è il luogo dove trascorrono la loro vita scolastica e le loro esperienze più significative.

Contemporaneamente ho chiesto espressamente ai dirigenti scolastici di esporre ben visibili le tre bandiere che ci rappresentano e cioè quella della Regione Veneto, della Repubblica Italiana e quella dell'Unione Europea».

E sulla polemica sulla presenza o meno del crocefisso nelle scuole, Gosetto che pensa? «Credo che il crocifisso sia un simbolo importante della nostra tradizione cristiana, ed è per questo che rispetto ma non condivido la recente e nota sentenza della Corte Europea.

Non reputo che crescere e istruire i nostri ragazzi in un ambiente asettico sia la cosa giusta da fare. La simbologia, la tradizione e la nostra identità culturale sono elementi di crescita che vanno salvaguardati.

Il rispetto di tutte le tradizioni storiche, politiche, culturali e religiose passa attraverso il riconoscimento dei diritti e dei valori e non attraverso la negazione dei simboli che spesso esprimono l'identità e la storia di un popolo.

In vista del Natale che è alle porte chiederò ancora la collaborazione dei dirigenti scolastici nel poter fare, assieme alla creatività dei bambini, dei genitori e degli insegnanti, il presepe in tutte le scuole del territorio».