SESSO AL CLUB: È LECITO
Assolto il gestore dell’Anita Club per le bollenti performance hard di una sua ballerina cubana
| Laura Tuveri |
TREVISO – Fare sesso con i clienti in un circolo privato non è un reato perseguibile. Il giudice ha deciso che il titolare dell’Anita Club, non era colpevole perché una sua ballerina di lap-dance, una 33enne cubana, dopo aver fatto la sua bollente performance sul palco, con tanto di mascherina per occultare l'identità, è poi scesa sul parterre per convincere uno del pubblico a far sesso con lei.
L’episodio risale al novembre 2008 in un circolo privato tra Treviso e Quinto. In sala, però, c’erano anche, naturalmente in borghese, gli uomini della Questura e della Guardia di Finanza che alla fine delle focose performance denunciarono il gestore del locale, G.M., un trevigiano 56enne. Era stata formulata un’accusa di atti osceni e spettacoli senza licenza.
L’uomo l’ha fatta franca, grazie al suo difensore, l’avvocato Fabio Capraro. La linea difensiva portata avanti mirava a dimostrare che non vi è stata capacità offensiva dagli atti osceni in quanto fatti e immagini sono avvenute in un luogo non aperto al pubblico, bensì riservato a persone adulte che ne avevano fatto richiesta, visto che al locale vi potevano accedere solo maggiorenni e tesserati interessati a quel tipo di show.
Quindi il giudice Gioacchino Termini ha dato ragione alla difesa, scagionando G.M. e riconoscendo, di fatto, che nei circoli privati anche il sesso possa essere ammesso. Basta che tutti siano maggiorenni e consenzienti. Quindi alla fine tutti felici e contenti. E all’Anita Club si potrà continuare, per gli amanti del genere, a trascorrere serata bollenti.