L’evento “Scopel Day” del 28 ottobre, esibizione con auto da rally in memoria del pilota scomparso lo scorso marzo, Lino Vardanega ha lasciato il segno a Possagno. Davanti al Tempio del Canova sono rimasti i segni degli pneumatici dell’evento solidale. Tracce che non sono andate giù ad alcuni abitanti che hanno postato le foto del Tempio in diversi gruppi Facebook del paese.

Immagini che sono arrivate fino al critico d’arte e presidente della fondazione Canova, Vittorio Sgarbi, che ha commentato così la vicenda sulla sua personale pagina social: “Ci sono molti posti dove poter scorrazzare con auto da rally, ma, dico io, proprio davanti alla Chiesa della Santissima Trinità del Canova, e per giunta lasciando sull'asfalto quello che vedete? Da Presidente della Fondazione Canova mi auguro che chiunque li abbia autorizzati provveda adesso a far ripulire per bene, augurandomi, per il futuro, che non si autorizzino simili gare in questi luoghi di bellezza”.

Il commento di Sgarbi ha scoperchiato il vaso di Pandora e le accuse tra i cittadini sono partite, tra chi difende l’evento e chi ha sottolineato il fatto di non essere contro la manifestazione, ma contro il luogo in cui questa è avvenuta. Sgarbi non poteva sapere, probabilmente, che l’evento del 28 ottobre non era una gara di rally, ma un’esibizione con annessa lotteria di beneficienza che ha permesso agli organizzatori di raccogliere circa 7mila euro destinati al Cro di Aviano per la lotta contro i tumori. Secondo quanto riportato dalla Tribuna il sindaco Valerio Favero ha contattato Sgarbi e gli ha spiegato la situazione.