TREVISO - La provincia di Treviso ha registrato un allarmante aumento di incidenti stradali, con nove persone che hanno perso la vita in soli nove giorni.

Le strade trevigiane sono diventate teatro di una vera e propria strage senza fine, colpendo spesso giovani e giovanissimi. L'ultimo episodio si è verificato ieri pomeriggio a Caerano San Marco (Treviso), quando Manuel Bolzonello, un motociclista di 37 anni, ha perso la vita in un sorpasso che è finito tragicamente.

Il 37enne, residente a Trevignano (Treviso), stava guidando la sua Ducati 748 Desmoquattro gialla lungo la strada Cadore Mare. In un tratto rettilineo, nonostante la striscia continua vietasse il sorpasso, ha deciso di superare una BMW 320 guidata da un giovane di 22 anni. Durante la manovra, la moto ha urtato lo specchietto dell'auto, facendo perdere il controllo al centauro. La moto si è trasformata in un proiettile impazzito, schiantandosi violentemente contro una ringhiera di ferro dall'altra parte della carreggiata. L'impatto è stato devastante e il motociclista è stato sbalzato per diversi metri. Il suo corpo è caduto sull'asfalto, dilaniato, lasciando a casa la compagna Jessica e la loro figlioletta di soli due anni. Nonostante i soccorsi tempestivi, non c'è stato nulla da fare per salvare la vita del motociclista. Il medico sul posto ha solo potuto constatarne il decesso, mentre i carabinieri hanno effettuato i rilievi e deviato il traffico. Il conducente incolume della BMW, sconvolto dall'accaduto, ha dovuto assistere impotente alla tragedia. 

L'incidente mortale di Manuel Bolzonello è avvenuto meno di 24 ore dopo la notizia della morte di Marco Bianchin, un 17enne investito da un'auto mentre era in bicicletta con un amico. Il giovane studente ha lottato per la vita per un giorno e mezzo, ma alla fine ha perso la battaglia, lasciando familiari, amici e l'intera provincia nella disperazione.

Nove vittime in nove giorni, di cui tre provenienti dallo stesso piccolo comune di San Biagio.  Marco, uno studente di odontotecnica a Treviso e atleta della società Atletica San Biagio, era il più giovane tra le vittime. Questa strage sulle strade trevigiane sembra provenire direttamente da un bollettino di guerra, portando il conteggio delle vittime dall'inizio dell'anno a 36. La croce del 17enne si è aggiunta alla già lunga lista di vittime proprio nel giorno in cui la provincia ha commemorato i funerali di altre cinque persone decedute in incidenti stradali.

Le tre vittime del terribile incidente frontale di venerdì notte sulla Treviso Mare sono Ludovico Brunello, un cuoco di 31 anni, Valeria Orsoni, una cameriera e studentessa di Finanza all'Università Ca' Foscari di Venezia di 24 anni, e Dominga Orsato, 52 anni, che guidava gli autobus pubblici e lo scuolabus di Altivole. Sempre venerdì, la provincia ha salutato Marco Zorgno, un motociclista di 23 anni morto sabato scorso a tre settimane dall'incidente con un'auto sulla Alemagna, e Valter Ronchi, un cuoco di 57 anni che ha perso la vita martedì notte a Mareno di Piave dopo essere finito fuori strada. A queste tragedie si aggiungono anche le morti assurde di Dina Zanatta, una donna di 75 anni schiacciata da tre blocchi di cemento persi da un camion durante una manovra a Cavriè di San Biagio, e di Gastone Feltrin, un imprenditore di 64 anni quasi decapitato domenica pomeriggio sulla Treviso-Mare da un cavo di nylon perso poco prima da un agricoltore, che si è poi rivelato essere suo cognato. Un dramma nel dramma: "Ero sotto shock, per questo non ho subito detto che il cavo era mio", ha dichiarato Andrea Piovesan, 59 anni, ora indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso. "Gastone non era solo un cognato, ma un amico fraterno. Vivevamo in simbiosi." Storie diverse, ma un destino tragico in comune.

In foto l'incidente dove è morto Valter Ronchi