VITTORIO VENETO – Fiocco rosa o azzurro? Il bello (be’: non proprio bello-bello) è che non si sa. Non si sa ancora di che colore sia il fiocco che il Fadalto potrà esporre casa-per-casa.

Quello che è certo è che oggi, primo aprile, il mostro ha generato mostri. Quello che è certo è che il fantomatico “drago del Lago di Santa Croce”, presunto responsabile dei boati che gli abitanti avvertono da nove mesi e che la trasmissione televisiva Misteri ha portato così scientificamente alla luce non solo esiste. Ma ha pure partorito!

Sul lago incantato di Santa Croce ieri dardeggiavano, colpite dal sole delle Prealpi bellunesi, decine di dorsi da rettile. Schiene preistoriche appartenenti a una nidiata di draghi appena nati. Insomma: altro che Lochness! A Santa Croce sono nati una decina di piccoli draghi sauriformi che hanno finalmente svelato l’origine dei boati avvertiti sino al Fadalto.

I rumori che echeggiavano nella valle infatti non erano echi di movimenti sotterranei, ma lamenti. Il drago di Santa Croce, che poi si è rivelato essere una draga-femmina, stava avendo delle doglie mostruose e i suoi lamenti erano avvertiti dalla popolazione come delle grida gutturali provenienti da chissà quale profondità.

Oggi, primo aprile (ricordatevi questa data), il mistero è stato finalmente risolto. E tutto è tornato alla normalità. Ora si sa che nel lago vive una draga-mamma. Che i suoi figlioletti nuotano felici nel lago e che ogni tanto fanno dei ruttino preistorici. Tutto qui. Non occorre (più) scomodare geologici o sismologi: per monitorare la questione basta una balia. Di quelle toste. Di quelle che trovi solo…il primo aprile. Il giorno del pesce.

edr