Tassi, confidi Canova: «Il taglio della Bce non è sufficiente»
L’appello degli Artigiani alle banche ad «abbandonare la politica degli irrigidimenti»
«Apprezzabile ma non soddisfacente». Così Giovanni Napol, presidente del confidi Canova, la cooperativa di garanzia artigiana promossa da CNA territoriale di Treviso, definisce la decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse solo dello 0,25%. Le decisioni prese dalla Bce impattano direttamente sulla realtà produttiva locale; l’alto costo del denaro incide negativamente sulla propensione delle imprese ad investire, che è la chiave dello sviluppo.
«La forte riduzione dell’inflazione e la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della stessa Bce suggerivano un taglio più robusto – continua Napol – . Auspichiamo che sia solo l’inizio del calo dei tassi». In questo momento le imprese si trovano ad affrontare una persistente stretta del credito, come conferma un recente report della Banca d’Italia.
«Una stretta più dolorosa per artigiani, micro e piccole imprese, maggiormente dipendenti dal credito bancario», precisa Napol, che alle banche del territorio chiede: «All’indomani della decisione della Bce, benché insufficiente, chiediamo al sistema creditizio di abbandonare la politica degli irrigidimenti che rischia di soffocare gran parte dell’ossatura produttiva del nostro territorio. Nel contempo, è necessario che le banche riverberino immediatamente sulle condizioni praticate alla clientela la decisione della Bce evitando di sprecare altro tempo prezioso nell’interesse delle imprese e dell’intero Paese».
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