LA TERRA TREMA ANCORA IN FADALTO
Una scossa di magnitudo 2,4 è stata avvertita dalla gente del luogo e confermata dai sismografi
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Il Fadalto, dopo oltre un mese di silenzio, venerdì 1° aprile, alle 15,33 ha registrato una nuova scossa di terremoto di magnitudo 2,4 a 7,5 km di profondità con epicentro a Chies d'Alpago, in territorio bellunese.
I sismografi del Centro Ricerche Sismologiche di Udine, come la gente del posto, da Fadalto Basso fino alla Sella, ovvero in Alpago, dopo le 15 hanno avvertito una vibrazione della terra di qualche secondo accompagnata da un boato.
«Confermiamo che è stata registrata una scossa di magnitudo 2,4 - afferma il direttore del CRS di Udine, Paolo Comelli - con epicentro in Alpago. Stiamo elaborando i dati, perchè nello stesso orario è avvenuto un terremoto anche a Creta e i dati si sono sovrapposti». Inizialmente, infatti, alla scossa era stata attribuita una magnitudo inferiore a 2, poi a metà pomeriggio era salita a 2,9, e alle 18,30 la conferma del CRS di Udine che si trattava di una scossa con magnitudo di 2,4 a una profondità di 7,54 km.
La conferma dell'evento sismico di natura tettonica, oltre che dai sei sismografi del CRS installati sul territorio fadaltino, arriva anche dalla gente del Fadalto. «Abbiamo avvertito la scossa preceduta dal boato - conferma Marisa Busato di Fadalto Basso - ma era diversa dalle altre volte: oggi il rumore si è sentito meno, abbiamo percepito di più la vibrazione, ho sentito tremare i vetri delle finestre per 3/4 secondi. Essendo questa una zona sismica - osserva Marisa Busato - la scossa ci sta. Ora attendiamo fiduciosi i risultati dei test eseguiti nei giorni scorsi».
La scossa delle 15,33 è stata avvertita oltre che in Fadalto Basso anche in Fadalto Alto. Anche al Bar Sella, in territorio bellunese, confermano di aver sentito vibrare il terreno.
Dalla Protezione Civile Regionale la precisazione che questo evento «non ha nulla a che fare con i boati del Fadalto».
«Si sono immediatamente allertati i centri operativi comunali dell'area dell'Alpago e del Fadalto - spiega l'assessore veneto alla Protezione Civile, Daniele Stival -, che operano in coordinamento con le strutture provinciali di Belluno e Treviso e con quella regionale. La situazione, quindi, è costantemente monitorata e pur non essendoci alcun allarme, nella zona interessata dall'evento viene mantenuta la necessaria attenzione. Voglio ricordare che, in caso di necessità, è operativo, 24 ore su 24, il Numero Verde della sala operativa di Coordinamento Regionale in Emergenza della Protezione Civile del Veneto: 800 99 00 09».
«La base operativo del COC - spiega l'assessore alla Protezione Civile del comune di Vittorio Veneto, Mario Rosset - è stata spostata nel pomeriggio di oggi presso il municipio di Farra d'Alpago, dove si sono riuniti tutti i sindaci dell'Alpago e il presidente della provincia di Belluno Bottacin». Sul territorio vittoriese le pattuglie della Polizia Locale hanno eseguito una serie di sopralluoghi.
Nonostante la notizia goliardica data stamattina relativa a un parto di draghetti in zona, la terra, venerdì 1° aprile alle 15,33, ha tremato davvero.