Tessitura Monti: ricollocati 17 lavoratori, 118 ancora in capo all'azienda
Tavolo in Regione sull'avanzamento della procedura di liquidazione e sulla ricollocazione dei lavoratori della storica azienda di Maserada
| Isabella Loschi |
MASERADA SUL PIAVE - Si è tenuto oggi, lunedì 18 settembre, un tavolo di aggiornamento relativo alla situazione di Tessitura Monti, la storica azienda di Maserada sul Piave. Obiettivo del tavolo, a cui hanno preso parte la Direzione lavoro della Regione, l'Ambito di Treviso e Belluno della rete dei Centri per l'Impiego, gli organi della procedura di liquidazione giudiziale, le rappresentanze sindacali e i rappresentanti dei lavoratori, Confindustria, è stato un aggiornamento sull'avanzamento della procedura di liquidazione giudiziale e sull'avvio dell'attività riferita alla ricollocazione dei lavoratori. L'attività produttiva dell'azienda è cessata, ad agosto il marchio e 16 dipendenti impegnati nelle attività commerciali sono stati ceduti dalla procedura alla Andreazza & Castelli di Gallarate, azienda storica e concorrente di tessitura Monti.
La situazione vede oggi 118 lavoratori ancora in capo all'azienda in procedura che utilizza la Cigs per le ore di lavoro non lavorate. Non tutti i dipendenti in forza sono fermi: di questi 10 saranno impegnati fino al 31 ottobre in attività riferite all'esercizio provvisorio mentre, altri sono ancora impegnati in attività di guardiania e di supporto. Nel corso dell'incontro le Parti sindacali si sono confrontate con le strutture regionali rispetto al fatto che si procederà con le fasi operative relative alla definizione l'accordo e la presentazione dei i progetti di politica attiva a valere sul percorso 5 programma GOL dedicato alla ricollocazione collettiva dei lavoratori.
"La Regione si è resa disponibile con tutti gli strumenti a nostra disposizione con l'auspicio che, in tempi brevi, le parti presentino i progetti di politica attiva, tenendo conto dei fabbisogni di ciascun lavoratore - afferma l'assessore Donazzan -. I servizi per l'impiego regionali hanno agito d'anticipo, sono stati già presi in carico 55 lavoratori che risultavano immediatamente disponibili e di questi 17 hanno trovato una collocazione lavorativa, 7 a tempo indeterminato".
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