Topinambur: la fattoria urbana biologica di Treviso

Inclusione sociale e ortaggi naturali a Monigo

| Sara Armellin |

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TREVISO - Fattoria urbana non è un ossimoro e, quando si fa la spesa da Topinambur, lo si capisce subito.

Siamo nel quartiere Monigo, nella primissima periferia nord ovest di Treviso: tra villette e schiera, rotonde e tangenziali, si leggono ancora i segni del recentissimo passato agricolo di questa zona. La stradina stretta e tortuosa, che si stacca dalla Statale Feltrina per raggiungere l’oasi dove sorge Topinambur, lambisce addirittura un laghetto di acque di risorgiva, cristalline e pulite: perché qui la terra c’è, è ancora buona, non è stata divorata tutta dal cemento e il dovere è mantenerla in salute.

Parte da questa considerazione il progetto della Cooperativa Agricola Topinambur, nata nel 2010 in seno alla Cooperativa Solidarietà che opera nel trevigiano a sostegno dei soggetti portatori di disabilità. Nei 5 ettari di terreno agricolo, la terra viene coltivata in modo rigoroso secondo il metodo agricolo biologico, seguendo il ritmo delle stagioni e facendosi aiutare, in alcune lavorazioni manuali, dai ragazzi ospiti del centro diurno e della comunità alloggio, che vengono così coinvolti in progettualità di inserimento lavorativo. Scelta che i soci della cooperativa agricola portano avanti perché incarna perfettamente la mission “Terra – Territorio – Persone”.

Mathias segue quotidianamente le 5 serre in cui vengono trapiantate le principali orticole di stagione: il lavoro manuale è immenso, nei tunnel le infestanti vengono tenute a bada con l’estirpazione manuale o con l’utilizzo dei teli di pacciamatura in mater B, paglia e tanta costanza. Ma i risultati sono molto soddisfacenti, perché il raccolto viene effettuato anche più volte al giorno a seconda delle necessità del punto vendita, che conta su una clientela fidelizzata che sa apprezzare il cibo coltivato nel rispetto della terra.

Federica segue la vendita e aiuta nella raccolta manuale, come quella delle fragole, che sono coltivate rialzate per permettere ai ragazzi in carrozzina di poterle prenderle con facilità. Piero è la pietra miliare della Cooperativa: conosce questa terra fin dalla creazione dell’azienda e l’ha vista migliorare anno dopo anno, grazie alle cure costanti e alle attenzioni applicate nella lavorazione. Le arature non sono eccessivamente profonde; i sovesci e i riposi sono costanti; la rotazione colturale viene applicata rigorosamente; il compost come ammendante è usato con regolarità: il tutto per far si che la terra rimanga fertile e possa dare, stagione dopo stagione, raccolti genuini e saporiti.

Nel negozio, oltre alle orticole di produzione propria, si trovano anche ortaggi e frutta di atre aziende biologiche e una piccola ma curata selezione di trasformati artigianali di frutta e verdura realizzati con i prodotti della cooperativa. Durante la pandemia, è stato attivato un servizio di consegna a domicilio, che permarrà anche per gli anni a venire.

Dulcis in fundo, Topinambur è anche Fattoria Didattica riconosciuta dalla Regione Veneto: vengono realizzati centri estivi ed esperienze didattiche con bambini di diverse fasce di età, sempre con un ulteriore occhio di riguardo verso i soggetti più fragili. Quando persona, terra e territorio vengono prima di tutto, il cibo buono, pulito e gustoso sono una diretta e legittima conseguenza.

 



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Sara Armellin

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