Treviso, ragazzina morsa da una zecca in montagna finisce all'ospedale
Riscontrata l’encefalite da zecca anche ad un 67enne. Ecco i consigli per proteggersi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Una ragazzina trevigiana è finita in ospedale dopo essere stata morsa da una zecca durante un’escursione in montagna. La diagnosi fatta dai medici dell’ospedale, come riferisce il quotidiano la Tribuna di Treviso, è encefalite da zecca (TBE). L’adolescente è stata monitorata a livello medico e dopo la terapia somministrata le sue condizioni di salute sono in miglioramento.
Ma non si tratta dell’unico caso nella Marca: anche ad un 67enne è stata riscontrata l’encefalite da zecca a causa di un morso di una zecca infetta. La presenza delle zecche è un fenomeno da non sottovalutare in quanto, seppur in rari casi, il loro morso può essere vettore di batteri e virus in grado di provocare diverse patologie, tutte curabili, tra cui la malattia di Lyme e la meningoencefalite da zecche (TBE). Quest’ultima, in particolare, colpisce il sistema nervoso, palesandosi dai tre ai venti giorni dal morso con febbre molto alta e un fortissimo mal di testa.
Per questo è importante proteggersi. L’Ulss2 raccomanda l’importanza della profilassi. Ad oggi è disponibile il vaccino contro la TBE, che è possibile effettuare nei punti unici vaccinazione dell’Ulss 2 previo appuntamento. Inoltre, se si va in montagna è sempre buona regola evitare il contatto con la vegetazione, utilizzare indumenti coprenti, scarpe chiuse, utilizzare dei prodotti repellenti specifici contro le zecche e una volta terminata un’escursione controllarsi il corpo. OT
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