UN LAVORO AD ALTO RISCHIO DI DENUNCIA: I GIOVANI NON VOGLIO PIU' FARE I CHIRURGHI
L'Acoi: "I medici chirurghi guadagnano troppo poco per la grande responsabilità che hanno"
Conegliano – I giovani medici non vogliono più fare i chirurgi. Il motivo? Troppi rischi e troppo pochi soldi. Lo hanno denunciato i membri dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) riunitisi lunedì e martedì a Conegliano.
"Troppe denunce e troppa politica: ora i chirurghi hanno paura di fare il loro mestiere", ha affermato dal tavolo dei relatori ospitato al cinema Melies il presidente dell'Acoi Rodolfo
Vincenti.
"Il numero dei giovani che vogliono fare questo mestiere è in calo – ha spiegato Vincenti - soprattutto perché hanno la certezza che prima o poi saranno coinvolti in azioni medico-legali".
Ma la paura di finire alla sbarra, e dover pagare pecuniariamente e con una perdita di reputazione, non è la sola causa di un disamore verso questa specializzazione, secondo l'Acoi sempre meno desiderata.
"Guadagnano troppo poco - ha aggiunto il presidente Acoi - per la grande responsabilità che hanno, entrano nel mondo del lavoro a 35 anni, e sono certi di incontrare ingerenze della
politica nella gestione della loro professione". Per Vincenti è ora di rispolverare la meritocrazia:
"Bisogna tornare alla vecchia graduatoria, avanti i più bravi - ha detto -. Inoltre le denunce partono dai problemi organizzativi. Un'ambulanza che non arriva, ad esempio. Per lavorare bene devono darci strumenti e possibilità".