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28 agosto 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, il Pat finisce in Regione: “Manca la valutazione di incidenza ambientale”

Rinascita Civica ed Europa Verde portano la questione in regione con un’interrogazione depositata dalla consigliera Cristina Guarda

| Claudia Borsoi |

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vittorio veneto

VITTORIO VENETO – «Pat di Vittorio Veneto: il comune sbaglia, ma la regione controlla?» si chiedono Rinascita Civica, che siede in consiglio comunale all’opposizione, ed Europa Verde che in queste ore denunciano «la mancanza di una adeguata valutazione di incidenza ambientale (Vinca) sul Pat». Il caso approderà in regione, visto che la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) ha depositato un’interrogazione.

 

Dopo che il consiglio comunale di Vittorio Veneto, a fine luglio, ha adottato il Pat (piano di assetto del territorio) che detterà il futuro urbanistico della città, Rinascita Civica ha creato un gruppo di lavoro insieme ad Europa Verde per studiare gli elaborati e facilitare la raccolta delle osservazioni dei cittadini, che dovranno essere depositate entro il 9 ottobre per il successivo passaggio in aula e l’approvazione finale. «Dopo aver consultato anche alcuni professionisti ci siamo convinti che è illegale presentare il piano senza la Vinca – affermano -. Si tratta di un vero e proprio studio scientifico richiesto per legge per tutti i piani, progetti ed interventi che possono generare effetti su habitat e specie delle aree protette appartenenti alla rete europea Natura2000. Nel caso del comune di Vittorio Veneto è stata presentata una dichiarazione di non necessità, come se il nuovo piano fosse una variante e lo studio fosse già stato effettuato nel piano precedente».

 

«C’è sicuramente qualcosa che non torna - afferma la consigliera comunale Mirella Balliana –, perché la determina di incarico per la Vinca non era pubblicata sul sito ed ho dovuto chiederla con accesso agli atti. Da quel documento si capisce chiaramente che era stata valutata la necessità della Vinca e aveva cominciato a lavorarci un dipendente interno al comune». «Vogliamo capire se si tratta di un errore del progettista o altro – aggiunge Amedeo Fadini di Europa Verde -. E soprattutto non è chiaro perché la regione Veneto non abbia vigilato su questa mancanza».

 

L’interrogazione presentata da Guarda è finalizzata a sapere se il Pat adottato dal comune di Vittorio Veneto rientri tra i casi in cui non è necessario la Vinca e se la fase di verifica sia stata condivisa dai progettisti con la competente direzione regionale all’interno delle attività di cui all’accordo di pianificazione concertata. «Questo atteggiamento miope denota una scarsa consapevolezza delle ricchezze del nostro territorio – conclude Alessandra Zoppas di Europa Verde – perché le aree della rete Natura 2000 (Perdonanze, Laghi di Revine, fiume Meschio, Cansiglio e dorsale Prealpina) sono proprio le bellezze naturali che danno valore anche turistico al nostro territorio».

 


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