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25 agosto 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

AD ANTENNACINEMA "IO SONO LI" DI SEGRE

Il secondo evento della rassegna apre alle 20, al cinema Careni. Sarà proiettato anche Amore e altri crimini del serbo Arsenijevic

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AD ANTENNACINEMA

PIEVE DI SOLIGO - Secondo appuntamento di Antennacinema 2011, domani giovedì 24 novembre, alle 20 sarà proiettato, al cinema Careni di Pieve di Soligo, Amore e altri crimini di Stefan Arsenijevic.

Un film, questo, che ci porta nel cuore dell'Europa dell'Est e delle sue trasformazioni generazionali, con la fuga, sempre più frequente, dei giovani verso altri paesi. Tutto questo viene ripercorso attraverso la storia di un amore rivelato proprio nel giorno dell'addio. Anica è una trentenne che si sente in un vicolo cieco e per questo ha deciso di partire con i soldi rubati dalla cassa di Milutin, il piccolo boss di quartiere di Belgrado con cui ha una relazione. Una fuga pianificata in ogni dettaglio, l'unico modo per riprendersi in mano la vita che le pare sfuggita. Arsenijevic sceglie di narrare questa storia, di un paese e di un amore, ripercorrendo l'ultimo giorno di Anica a Belgrado. Il piano della giovane dovrà però affrontare un imprevisto: Stanislav, giovane ed ingenuo braccio destro di Milutin, ha deciso di confessarle il suo amore, da sempre nascosto.

“Amore e altri crimini è la storia di una donna insoddisfatta della sua vita a Belgrado – spiega il registra - negli ultimi 15 anni molte persone hanno pensato di lasciare la Serbia, tra queste, più di 300.000 sono giovani. È una tentazione molto forte, specialmente se si ha un amico già emigrato da qualche parte. Comunque sia è sempre molto difficile prendere una decisione del genere. Tempo fa mi hanno raccontato la storia di una donna che aveva trafugato dei soldi ed era fuggita. Mi sono chiesto come ci si sentisse a dare via un intero pezzo della propria vita”.

Alle 22 tocca poi a Io sono Li di Andrea Segre, film che affronta il grande tema dell'immigrazione e della mescolanza di culture in questa Europa che non si può più confrontare solo con i “suoi” paesi, ma che è diventata anche luogo di scambio e conoscenza reciproca tra identità diverse.

Questo è il racconto dell'incontro tra la cinese Shun Li e Bepi, pescatore di origini slave. Shun Li, che lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio di otto anni, viene improvvisamente trasferita a Chioggia, una piccola città-isola della laguna veneta per fare la barista in un’osteria. Lì incontra Bepi, soprannominato dagli amici “il Poeta”.

Il loro incontro è una fuga dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane, è un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. L’amicizia tra Shun Li e Bepi viene però ostacolata dalla comunità cinese e da quella chioggiotta, forse, semplicemente, per la troppa paura del diverso.

Nel cast anche Marco Paolini, attore, autore e regista bellunese, noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, da sempre in prima linea come autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile.

“L’idea del film nasce da due esigenze – spiega il regista Andrea Segre - da una parte quella di trovare in una storia, allo stesso tempo realistica e metaforica, il modo per parlare del rapporto tra individuo e identità culturale, in un mondo che sempre più tende a creare occasioni di contaminazione e di crisi identitaria; dall’altra la voglia di raccontare due luoghi importanti per la mia vita e molto emblematici nell’Italia di oggi: le periferie multietniche di Roma e il Veneto, una regione che ha avuto una crescita economica rapidissima, passando in pochissimo tempo da terra di emigrazione a terra di immigrazione”.

Io sono Li è stato presentato alle Giornate degli Autori nell'ambito dell'ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia riscuotendo un grande interesse da parte della critica e un entusiastico consenso di pubblico. È il primo lungometraggio di fiction di Segre, già acclamato autore di documentari.

Quelli in proiezione domani sera sono due film che ben si collocano all'interno del tema (che da un paio d'anni Antennacinema sta seguendo) dell'immigrazione e dell'approfondimento delle sue dinamiche di partenza e di arrivo. Da un lato la Serbia con i suoi cambiamenti e la fuga verso l'esterno, dall'altro l'Italia e il ricco Nord-est che oggi si deve confrontare come ricettore di un fenomeno del quale è stato protagonista nel secondo dopoguerra. Dopo i due appuntamenti dedicati al tema “Europa, se non ora quando?”, che è sostenuto da Reteventi della Provincia di Treviso, dal prossimo giovedì la rassegna affronterà, in collaborazione con Paesagire, “Il concetto di Europa”.

 


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