Al via la raccolta dei funghi, i cittadini possono farli controllare gratuitamente per sapere se sono buoni
L'Ulss2 apre gli sportelli per il controllo sulla commestibilità dei funghi freschi. Ecco dove
| Isabella Loschi |
TREVISO - La stagione dei funghi è ormai alle porte e anche quest’anno l’Ispettorato micologico dell’Ulss 2 assicura il controllo sulla commestibilità dei funghi freschi raccolti da privati e appassionati. L’azienda ospedaliera mette a disposizione controlli gratuiti dei fughi raccolti, fino al termine della stagione di raccolta, in tutti e tre i distretti con 12 esperti micologi del Dipartimento di Prevenzione. I controlli saranno eseguiti:
- Distretto Treviso presso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, sede La Madonnina in via Castellana 2 a Treviso dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.00 E’ comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0422-323758 o 0422-323796.
- Distretto Pieve di Soligo presso l’Ufficio dei Tecnici della Prevenzione, sede De Gironcoli in via Manin 110 a Conegliano il lunedì e il venerdì dalle 8.00 alle ore 8.45 E’ comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0438-664431 o 0438-663945.
- Distretto Asolo presso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, in via Alighieri 12 a Montebelluna il lunedì e il mercoledì dalle ore 8.00 alle ore 8.45 E’ comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0423-614799 o 0423-614717.
I funghi da sottoporre a controllo micologico, spiega l’Ulss2, devono essere: freschi, sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi); interi; puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei. Si ricorda inoltre che chi intende raccogliere funghi deve munirsi di titolo per la raccolta rilasciato dagli Enti preposti (es. Comunità Montane, Comuni, ecc.).
“E’ fondamentale non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti. L’unico metodo sicuro per l’identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato - raccomanda l’Ulss2 - La maggior parte delle intossicazioni è determinata da funghi velenosi raccolti da persone inesperte ma, anche, da funghi generalmente commestibili, raccolti in luoghi inidonei o cucinati in modo non appropriato. E’ dunque opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli, in modo da avere la certezza che si tratti di specie commestibili. Si ricorda inoltre che tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici. Il comune “chiodino” (Armillaria mellea), il fungo più raccolto nella zona pedemontana, è notoriamente tossico da crudo e diventa commestibile da cotto: richiede pertanto una prebollitura di almeno 15-20 minuti, l’eliminazione dell’acqua, e la successiva cottura definitiva. In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, ci si deve recare, al più presto, al Pronto Soccorso”.
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