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20 aprile 2024

Castelfranco

ALBERI PIANTATI E LASCIATI MORIRE SULLA ROTATORIA

In Circonvallazione si erano spesi 47mila euro per le piante. Ma sono quasi tutti morte

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Castelfranco – 47mila euro. A tanto ammonta la cifra che era stata spesa per piantare gli alberelli sulla nuova rotonda di Villarazzo in Circonvallazione. Tutti morti. O quasi. Nessuno li ha mai abbeverati. Questo perché l’opera non è stata ufficialmente consegnata al Comune, che per questo non se n’è occupato non avendone titolo. La grande rotatoria era stata appaltata da Veneto Strade ad una ditta, la quale l’aveva a sua volta subappaltata.

La prima ditta ha avuto seri problemi e non è più riuscita a pagare la seconda, quella che di fatto ha eseguito il lavoro, e per questo il lavoro è rimasto da finire. Con i rischi che ne conseguono. Lo stesso sindaco Maria Gomierato qualche tempo fa ha lanciato espresso la sua preoccupazione sottolineando come avesse già scritto a Veneto Strade affinché intervenisse. Alla rotonda manca lo strato definitivo di asfalto, manca la segnaletica e neppure l’illuminazione è completa.

A questo si aggiunge il particolare (da 47mila euro) delle piante e delle erbacce che sono cresciute, le quali ostruiscono la visibilità. Il sindaco con il suo allarme motivava lo stato delle cose spiegando che c’era stato un contenzioso tra la ditta appaltatrice e quella subappaltatrice. Ma su questo ha da eccepire Loris Guidolin di Adriatica Strade, la ditta subappaltatrice. In una nota, che riceviamo e pubblichiamo, spiega la sua posizione e perché non ha terminato i lavori.

«Non si tratta di un contenzioso tra ditte – scrive Guidolin - ma di una insolvenza di pagamento perpetuata dall’ appaltatrice, ora fallita, ai danni della subappaltatrice dei lavori, di altre ditte che hanno effettuato lavori minori, di un notevole numero di aziende che hanno fornito materiali e attrezzature. Queste azienda avevano raccolto cattive informazioni sulla appaltatrice, ma considerato il difficile periodo economico si sono fidate della tutela che la legge sui contratti pubblici ha disciplinato forse debolmente …e si sono fidate anche del fatto che era un lavoro pubblico.

Ad un iniziale anche se sempre tardivo pagamento di fatture a seguito dell’introito regolare dei proventi dalla Veneto Strade è sopraggiunta sin da fine 2008 l’insolvenza che ha colpito sia la subappaltatrice sia tutte le altre ditte fornitrici. Verso la fine di marzo 2009 dopo alcune segnalazioni della subappaltatrice la committente pone in atto la tutela del subappalto, chiedendo copia delle fatture pagate e dopo altri 2 mesi, finalmente accertato l’inadempimento, la Veneto Strade blocca il pagamenti dei SAL.

Da quel momento non si è saputo più nulla; pur avendo inviato varie comunicazioni alla committente. Tali comunicazioni sono state spedite anche per conoscenza al Comune avvisando la situazione sia dal punto di vista del credito in sofferenza, ma anche del compimento dell’opera, della sua ultimazione, della messa in sicurezza e di tanto altro…..; Nel frattempo ad Aprile 2009 l’appaltatrice inizia ad intervenire con cessione del ramo e successivo affitto di azienda ad una società nella quale i ex soci sono entrambi Direttori Tecnici e Procuratori Speciali.

Questa azienda prende in affitto per un esiguo canone mensile di locazione le attività (solo) dell’appaltatrice, che nel frattempo chiede il Concordato Preventivo al Tribunale Fallimentare di Rovigo. Così la ditta affittuaria, con capitale sociale minimo, si vede recapitare dalla Stazione Appaltante, tanti bei cantieri, compresa la rotatoria di Villarazzo, da ultimare, ovviamente i debiti restano in capo alla vecchia appaltatrice, che non riesce ad arrivare nemmeno alla prima riunione dei creditori che era stabilita per il 13/10. Viene dichiarata fallita il 24 Settembre 2009, altro che CONTENZIOSO TRA LE DITTE…. Ad oggi la nuova ditta non ha ultimato i lavori…».

Matteo Ceron

Nell'immagine la nuova rotatoria in Circonvallazione (FOTO CERON)

 


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