Barzellette gay: “le venda l’editore”
“Visto” pubblica il libro “Le migliori barzellette sui gay” e scatta il boicottaggio di un edicolante vicentino
| Julia Gardiner |
CAGNANO (VI) - "Ti va di giocare a nascondino?" chiede un uomo. "Ok, se mi trovi mi puoi violentare, se non mi trovi... sono nell'armadio" risponde un altro. É questa l’eloquente copertina del volumetto “Le migliori barzellette sui gay”, allegato al numero ferragostano del magazine Visto, che ha scatenato le infuriate polemiche della comunità omosessuale e non solo.
“Caro direttore – aveva sbottato Franco Grillini, storico leader del movimento omosessuale su fb – le sue barzellette non fanno ridere, ma fanno pena, questo è il punto. Dopodiché molti di noi sono anche ferocemente auto ironici, ma ironia non vuol dire omofobia e la differenza è tutta qui. E se non conosce la questione contesto allora ha sbagliato mestiere”, mentre il Presidente di Arcigay Flavio Romani ha accusato l'editore del magazine di "volere fare cassa su uno stereotipo vecchio di decenni (...) per rilanciare le vendite dopo il passaggio di proprietà”. E la risposta del direttore, Roberto Alessi, non si è fatta attendere, “Non ne so niente: non è un’iniziativa redazionale, probabilmente è un’iniziativa che attiene alle politiche distributive di cui non mi occupo. Se qualcosa allegato a Visto ha offeso chiedo scusa in prima persona”.
La diatriba va avanti e, nel frattempo, Alex, da un paio di anni impiegato come edicolante nel piccolo paese di Cagnano, provincia di Vicenza, ha bocciato l’iniziativa senza mezzi termini: “Mi sono indignato dopo aver visto questi opuscoletti offensivi che aumentano l’omofobia e creano stereotipi. Quindi li ho rispediti indietro perché quelle copie, come ho scritto, non le voglio”. Ma, dopo queste prime dichiarazioni, all’edicolante sono stati riportate tutte le copie del magazine e relativi libricini, tanto che Alex ha deciso di adottare un metodo drastico: “Terrò le copie sotto banco fino al momento della restituzione e se qualcuno mi chiederà una copia di Visto dirò che la rivista questa volta è già finita”.
L’unico a non sentirsi apparentemente toccato dalle polemiche è l’editore, Federico Silvestri: "Difendo e rivendico la scelta di allegare a Visto opere di barzellette su varie tematiche, tra le quali anche i gay, che non sono più un argomento tabù. A discriminare, piuttosto, è chi pensa il contrario".