Oggi la festeggiata è lei: la Terra. Per il 43° anno, il nostro pianeta avrà “una giornata dedicata”. A cosa? A una riflessione collettiva (si ipotizza che più di un miliardo di persone sul globo festeggieranno in qualche modo la ricorrenza) sulle risorse preziose, anzi: indispensabili, della sfera su cui respiriami, cresciamo, viviamo, ma anche alle sue piaghe. Alle ferrite che spesso le abbiamo procurato noi uomini.

Durante la Giornata della Terra (il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera) si celebra dunque l’ambiente e la salvaguardia del territorio. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione. A prescindere dall’etnia, dal sesso, dal reddito – disse Nelson - tutti hanno diritto di vivere in un ambiente sano, equilibrato e sostenibile .

Da movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra ha acquisito I caratteri di avvenimento educativo e informativo. Anche oggi, in diversi paesi, grazie ad alcune associazioni ambientaliste si parlerà di inquinamento di aria, acqua e suolo, della distruzione degli ecosistemi, di migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e dell’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Per oggi se ne parla. Domani vedremo che si farà.