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25 novembre 2024

Treviso

Cento anni fa l'assalto dei fascisti alla città di Treviso. Rievocazione storica nel prato della Fiera

L'evento, voluto dalla Cgil che festeggia i suoi primi 110 anni, sarà ricordato con uno spettacolo allestito dalla compagnia Matàz, con la musica di Erica Boschiero

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Prato della Fiera - Treviso, anni Venti

TREVISO - Cento anni fa i fascisti all’assalto di Treviso. Nella notte tra il 12 e il 13 luglio la spedizione punitiva di un nutrito gruppo di fascisti in città. Lo squadrone si mosse con violenza contro l’opposizione antifascista, proprio tra il capoluogo e la sua periferia: Fiera. Una violenza utilizzata quale strumento di pressione politica nei rapporti con le istituzioni dello Stato e come elemento di leadership all’interno della stessa compagine fascista.

L’evento verrà riportato alla ribalta martedì prossimo 13 luglio, a Fiera, con la drammatizzazione della compagnia Matàz Teatro, tratta dal libro di De Bortoli-Manesso “Squadristi veneti all’assalto di Treviso. 12-14 luglio 1921” (ed. ISTRESCO). La rappresentazione sarà accompagnata dalle parole e dalla musica di Erica Boschiero. È un altro degli appuntamenti del calendario messo a punto dalla Cgil per celebrare i 110 anni dalla fondazione del sindacato. Uno spettacolo a ingresso libero fino a esaurimento posti a sedere, nel rispetto delle norme anti-contagio. Sarà inoltre trasmesso in diretta streaming sui canali social del sindacato trevigiano: Facebook e YouTube.

In questa drammatizzazione di fatti di allora - spiegano gli organizzatori- teatro e musica consegnano una forma di analisi storica dell’accaduto, e delle implicazioni politiche, attraverso la voce della gente, le inquietudini, le tensioni di un periodo che sarà l’anticamera dell’ascesa del fascismo e poi del Secondo conflitto mondiale.

“Celebriamo l’anniversario della CGIL rievocando un altro momento della nostra storia del ‘900 – afferma Mauro Visentin, segretario generale della Cgil di Treviso –, fatti di violenza e di tensione politica che non devono mai più ripetersi. Un modo per ricordare che il buio dell’autoritarismo, del sovranismo, della dittatura è sempre in agguato e che tutti coloro che credono nella democrazia e nella parità tra le persone hanno il dovere di lottare civilmente per il rispetto e la garanzia dei nostri valori costituzionali e del progresso delle nazioni”.

 


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Roberto Grigoletto

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