Cambio al vertice della Flai trevigiana, Danilo Maggiore nuovo segretario della categoria
Eletto all’unanimità il nuovo segretario generale della categoria dei lavoratori dell’agricoltura e agroalimentare
| Isabella Loschi |
TREVISO - Dall’assemblea generale di categoria all’unanimità eletto al vertice della FLAI CGIL trevigiana Danilo Maggiore che prende le redini della federazione dei lavoratori e delle lavoratrici agricoli, florovivaisti e forestali, dei consorzi di bonifica, dell’industria e dell’artigianato agroalimentare che in provincia conta quasi 2.400 iscritti (per il 65% uomini e 35% donne), dopo Rosita Battain, segretaria generale dal 2020.
Danilo Maggiore, classe ’74, palermitano di origini, è in Veneto dall’età di 22 anni quando viene assunto come tipografo nel 1996 stesso anno della sua iscrizione alla CGIL. Pochi anni dopo, nel 2000, entra nel mondo della vigilanza per lo storico istituto trevigiano Compiano e successivamente, nel 2004, passa alla sicurezza aeroportuale alla Security della SAVE Aeroporti, dove viene eletto RSU dai lavoratori del sito trevigiano del Canova per la FILCAMS CGIL. Dalla FILCAMS lo chiamano poi in segreteria provinciale e da lì anche a ricoprire il ruolo di coordinazione del settore della Vigilanza Privata per la FILCAMS CGIL regionale del Veneto. Dopo un breve passaggio a supporto della FILT CGIL entra, nel 2016, alla FLAI, negli ultimi quattro anni come segretario organizzativo.
La sua capacità di adattamento e la disponibilità a rispondere alle mutevoli necessità lo hanno reso un affidabile uomo di Organizzazione per la CGIL di Treviso e ora per la FLAI diventa il punto di riferimento per i prossimi anni.
“Le mie diverse esperienze in campi tra i più lontani mi hanno permesso di osservare le condizioni di lavoro da un punto di vista obiettivo e al tempo stesso sempre connesso al riconoscimento dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici e aderente ai valori della CGIL - ha detto Danilo Maggiore neoeletto segretario generale della Flai Cgil di Treviso -. Per me oggi si apre una nuova pagina di grande responsabilità nei confronti dei delegati e delle delegate e dei tanti iscritti che appartengono a differenti settori con divergenti condizioni occupazionali, contrattuali e negoziali, che a volte toccano anche i casi più drammatici dello sfruttamento del lavoro irregolare. Dobbiamo essere sentinelle del territorio quanto dobbiamo batterci per rilanciare la contrattazione espansiva in quei settori dove i profitti sono alti ma manca la ridistribuzione della ricchezza”.
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