Centorizzonti 2016, spettacoli e visite “perAmore”
Si inizia l’1 maggio con Anagoor al Barco della Regina Cornaro di Altivole
ALTIVOLE - Si intitola “perAmore” l’edizione 2016, della rassegna Centorizzonti, progetto in rete di teatro, musica e danza per la valorizzazione culturale di territori, presentato oggi al palazzo Grandi Stazioni della Regione a Venezia, che dal 1 maggio al 10 luglio proporrà, per il programma “Paesaggi”, 13 tappe nelle province di Treviso e Belluno.
Il primo appuntamento è fissato per domenica 1 maggio, con la compagnia teatrale Anagoor al Barco della Regina Cornaro di Altivole, con “L’Italiano è ladro” (visita guidata e apericena). Vari gli appuntamenti nella Castellana (in allegato la locandina): oltre che al Barco di Altivole, anche a Loria, Castello di Godego, Castelcucco, Borso, Riese e Castelfranco.
“Una ‘rete’ – ha rilevato l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari – che diventa ‘sistema’, definendo un modello di collaborazione inedito in una nuova geografia culturale tra i colli asolani, la pedemontana trevigiana, le terre del basso feltrino e la pianura castellana”.
“E’ un’iniziativa ampia, complessa e ambiziosa – ha sottolineato l’assessore –, che ha il merito di sommare energie e risorse pubbliche e private, in una logica del produrre cultura valorizzando anche i luoghi che ospitano gli eventi. Gli appuntamenti con il teatro, la musica e la danza, diventano un motivo in più per esplorare territori che hanno già molto da offrire e da raccontare”.
Centorizzonti, di cui l’associazione Echidna è il soggetto propulsore e ideatore, offre l’opportunità di scoprire, in modo originale e creativo, partendo da una manifestazione artistica – uno spettacolo, una rappresentazione teatrale, un concerto…–, luoghi e paesaggi, ambienti naturalistici e beni culturali, tradizioni, vicende di uomini, di famiglie e di imprese, attraverso visite guidate, incontri, degustazioni.
Un programma, insomma, che induce a riscoprire e rafforzare i legami identitari con il territorio, grazie a eventi realizzati direttamente nei luoghi propri delle comunità locali: una barchessa, un parco, un ex mulino, un borgo, ecc.
“Potremmo dire – ha concluso l’assessore regionale – che Centorizzonti fa bene alla cultura ma anche al turismo, promuovendo la visita e l’esplorazione di questi territori, per conoscerne più approfonditamente la loro essenza culturale e sociale”.