29/09/2024parz nuvoloso

30/09/2024nubi sparse

01/10/2024nubi sparse

29 settembre 2024

Treviso

LA CNA CRITICA L’AUMENTO DEI PEDAGGI AUTOSTRADALI

Il direttore Rosolen, preoccupato per gli artigiani associati, rilancia l’attuazione del “federalismo autostradale”

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO – «Il Governo ha escogitato un ulteriore modo per far pagare le difficoltà finanziarie dello Stato alle imprese e alle famiglie italiane». Così Giuliano Rosolen, direttore provinciale della Cna di Treviso, esprime la sua profonda insoddisfazione della categoria artigiana per l’aumento dei pedaggi autostradali, una scelta che appesantisce i costi delle imprese in un momento di grave difficoltà.

«Gli artigiani non ne possono più di questi continui aumenti – protesta il direttore della Cna. Già con la crisi è dura. Con l’incremento dei pedaggi e l’istituzione di nuovi balzelli sui raccordi e sulle tangenziali ci massacrano. Il traffico commerciale infatti non può fuggire dalle autostrade, come fanno già oggi molti privati. È costretto purtroppo a rimanervi perché altrimenti non si consegnano più le merci».

E visto che ormai va di moda parlare di Federalismo, l’associazione rilancia l’idea del “federalismo autostradale”. «Si va a mungere sempre le stesse vacche – constata Rosolen -. Sappiamo che la coperta è ogni giorno più corta, ma non sempre la strada più facile – stangare i cittadini e le imprese – è quella più utile all’economia e al Paese.

Il Governo dia piuttosto attuazione al cosiddetto “federalismo autostradale” obbligando i gestori a reinvestire nel territorio di competenza parte dei proventi dei pedaggi. Investimenti che servano a migliorare il sistema infrastrutturale trevigiano e veneto, non più adeguato alle sfide attuali». La stangatina d’estate, oltretutto, è solo la prima.

Ci, visto che riguarderà tutti gli automobilisti, sarà quella d’inverno. Infatti, l’articolo 15 della manovra economica prevede che dal 1° gennaio l’Anas aumenti ulteriormente il canone annuo che i concessionari autostradali le devono corrispondere: altri 2 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e altri 6 millesimi di euro per le classi di pedaggio 3,4 e 5 (comma 4, lettera b).

Rosolen sostiene che le decisioni del Governo sono tutte in favore dell’Anas e dei gestori autostradali, che già hanno avuto il rinnovo delle concessioni con previsti automatismi nell’aumento dei pedaggi che fanno correre le tariffe più del tasso d’inflazione, mentre secondo il numero uno della Cna le tariffe delle autostrade devono invece essere legate agli utili, agli investimenti sulla logistica e sulla sicurezza, e questi investimenti devono essere certi e tempestivi.

 



Laura Tuveri

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×