31 gennaio 2025
Categoria: Sport - Tags: Mondiale; mondiale 2014
Stasera - mi dicono- ci sarà da vedere un'altra partita mondiale. Qualcosa tipo Argentina contro Olanda.
L'ho annotato perché ho letto quell'articolo (l'avete fatto pure voi?) sulla regina d'Olanda (che si chiama Maxima), che siccome è di origine argentina non sa ancora per chi tiferà. E il (suo) dubbio è (quasi) un trabiccolo diplomatico.
Comunque - in tutta fretta (sta per scatenarsi un temporale e devo chiudere le finestre) - ai mie due lettori di striscio devo raccontare questa.
Avete presente la partita di ieri sera Brasile vs Germania? Avete presente il risultato 7 a 1? Bene. Io dovrei essere l'unica spettatrice ad aver "guardato" la partita senza vedere neppure un gol
Il fatto è che mi sono sintonizzata sulla partita solo verso le 22 e qualcosa (prima ho finito l'ultimo romanzo di Coelho, niente di che: non compratelo) e ho visto che il Brasile perdeva 0 a 1. Mah! ho pensato: ora si dà la carica e rimonta, ma magari faccio in tempo a bere un bicchier d'acqua.
Così mi sono allontanata dallo schermo per bere. Quando sono tornata a curiosare sul campo, ho trovato la sorpresa: il Brasile perdeva 3 a 0.
Cacchio, mi sono detta. Mi sono persa tre gol. Ora guarderò la partita, perché di sicuro ci sarà la rimonta.
Poi però, a un certo punto, vuoi per via dell'acqua che avevo bevuto o della tensione da rete persa, mi scappava la pipì. Così sono andata in bagno. Quando sono tornata a spalmarmi davanti allo schermo, la situazione si era incasinata. Il Brasile perdeva 5 a 0. La Germania decisamente vinceva.
- Ora da questo schermo (quello dell'iPad...e lo so che vedere la partita sull'iPad non è il Maximo) non mi schioda più nessuno - ho pensato.
Ma c'è stato un intervallo (ai mondiali ho scoperto che dopo 45 minuti i calciatori vanno pure loro a fare la pipì). Così ne ho approfittato per chiamare la mia amica Monica. Non la sentivo da un sacco di tempo (e non mi riferisco al primo tempo tempo calcistico, ma a quello incommensurabile delle amicizie a lungo raggio) e così le ho raccontato un po' di cose. Poi le ho lasciato la parola/palla. Lei l'ha presa e ha cominciato a scalciarla qua e là, oltre la linea. Decisamente oltre la linea.
Quando abbiamo riattaccato, la partita era già finita. Sullo schermo c'era la pubblicità di qualcosa...forse una crema contro le scocciature. Solo che la curiosità mi era rimasta. Così sono andata su Google a vedere come fosse finita.
7 a 1. Dico quei 22 polpastrellosi in campo avevano fatto 8 gol e io non me ne ero beccato uno! Possibile? Sì trattino Sigh!
Per fortuna stasera c'è un'altra partita.
Speriamo che i polpastrellosi segnino prima della telefonata che devo fare a Diletta. Ci dobbiamo sentire verso le dieci e qualcosa.
A metà del primo o del secondo tempo?
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Carlo Piasentin
10/07/2014 - 9:11
Beata gioventù
Ieri sera peró, sperando de veder tanti gol, come cól Brasil, ho resistí fra un pisoín e quealtro fin quasi a.a fine. Stamattina ho vist come che la é finida.
No senpre al baón al pol andar in rete
e sperar che i ghen fae senpre sete,
l'é na cativeria che se podaríe giustificàr
sol se i li ciàpa contro nàltri a zogàr.
Pó me són ricordà, par la maora,
che nàltri za da 'n toc sen za fóra.
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Michele Bastanzetti
10/07/2014 - 20:54
POETICA TENZONE
l’è come mai, quando che ‘na fémena la tàca a teefonàr
gnanca se caschesse l’ universo la smetarìe de ciacolàr!
Se sol te prova a starghe drio a ‘l fil dea conversaziòn
scumìnzia a ronzarte a testa come un nivo de caabròn
ma qua gnanca col spry te fermarie quea discussiòn.
Dopo che sul problema i à tentà spérimenti d’ogni sort
i siensiàti i à capì che ‘a mejo souziòn, par tajàr cort,
l’è fracàrse nee réce un tampòn e far finta de èser mort.
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