26 novembre 2024
Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: vaccini, MERCURIO, infanticidio, ALAN YURKO
Vaccine Nation è un documentario che racconta l'incredibile storia di Alan Yurko e della sua famiglia.
Il figlio di Alan muore improvvisamente poco dopo che gli viene somministrata la vaccinazione al quarto mese di vita.
Ma ciò che rende particolare questa vicenda (purtroppo fin troppo comune nonostante se ne parli poco) è che, a seguito dei referti medici e dell'autopsia, non è stata presa in esame la possibilità della vaccinazione come causa della morte ma il padre viene prima accusato e poi dichiarato colpevole di aver ucciso il suo bambino percuotendolo volontariamente e ripetutamente al capo nella modalità che la medicina tradizionale definisce "sindrome del bambino scosso".
Alan è stato quindi condannato all'ergastolo più 10 anni di reclusione, senza possibilità di libertà condizionata.
Una volta in carcere, il genitore, ripresosi dallo shock iniziale, ed essendo additato come un criminale della peggior specie (anche tra i detenuti esiste un codice di rispetto e chi uccide un bambino è chiaramente al gradino più basso), decide di farsi forza e cominciare a studiare a fondo quello che è successo a suo figlio.
In breve diventa relativamente esperto dell'argomento e scopre tutta una serie di cose che gli dimostrano una realtà molto diversa e, fino a quel momento, per lui insospettabile.
Decide quindi che è arrivato il momento di provare a riportare in tribunale il suo caso e scrive più di 40.000 lettere a dottori, ricercatori e chiunque altro possa essere interessato all'argomento.
Nel ricostruire tali vicende, il documentario spazia ad ampio raggio su vari argomenti correlati ai vaccini, a partire da come fu "concepito" il primo vaccino, quello per il vaiolo, fino ad illustrare le modalità con cui (non) vengono testati i vaccini al giorno d'oggi prima d'essere messi in commercio passando attraverso la pericolosità dei componenti che spesso sono parte integrante della terapia.
VACCINE NATION (completo)
Un grazie a ilporticodipinto.it, per la possibilità di poterlo visionare con i sottotitoli in italiano.
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Politicamente Scorretto
05/03/2014 - 14:11
Chi è Alan Yurko?
E' stato condannato all'ergastolo, ha effettuato un tentativo di fuga dal carcere andato a male e dopo una revisione del processo che ha attenuato il suo omicidio in "omicidio colposo" durante la sua libertà vigilata nel 2008 è stato ribeccato per furto aggravato.
Attualmente è in carcere e la sua condanna dovrebbe scadere nel 2014 ma non è ancora detto perchè è considerato un tipo violento e pericoloso per la società.
Il suo caso è stato, preso come esempio da un'associazione contro i vaccini che voleva dimostrare che in realtà il bambino era morto per colpa del vaccino. In realtà il suo avvocato era un tipo molto sgamato si direbbe qui da noi e si è attaccato alla scusa che aveva appena fatto il vaccino per trovare una scappatoia al suo cliente.
Morale della favola : ha ottenuto una riduzione della condanna ma non è mai stato accertato che fosse stato il vaccino e stato solamente diminuita l'entità del reato da omicidio volontario a colposo.
A questo tipo non gli darei in custodia nemmeno il mio pesce rosso figuriamoci un bambino di 4 mesi!!!
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Politicamente Scorretto
05/03/2014 - 14:19
Si può scegliere
Non mi pare proprio questo caso.
In ogni caso ricordo che qui in Italia si può scegliere se vaccinare i propri figli o no. Non si incorre in nessuna problematica giudiziaria-penale. Non vi è alcun obbligo a vaccinare.
Mettetevelo bene in testa e poi fate la vostra scelta.
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Francesca Salvador
05/03/2014 - 14:34
CHE BRAVO!
ovvio...☺ ☺ ☺
le persone devono essere condannate per quello di cui sono colpevoli, non per pregiudizi.
Ci sono impeccabili e incravattati uomini al di sopra di ogni sospetto che massacrano moglie e figli, nella piena indifferenza della società, che non interviene per pre-giudizi (siccome esternamente sei integerrimo, è impossibile che fra le quattro mura tu sia un mostro...).
Mentre, se uno è già in carcere o c'è già stato, è automatico che sia un mostro che uccide i propri figli!
Bel modo di pensare!
P.S. e degli altri 3.000, che mi dici, sempre e solo le solite coincidenze??
E sull'eparina, nulla da dire? Ah, scusa, dimenticavo... non hai nemmeno visto il documentario.
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Francesca Salvador
05/03/2014 - 14:38
OBBLIGHI
Non vorrei sbagliarmi, ma non è in Italia, è in Veneto che non c'è obbligo di vaccinazioni, almeno così era fino a poco tempo fa.
Però può essere che sia cambiata la legge anche nel resto d'Italia.
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Politicamente Scorretto
05/03/2014 - 21:42
Riscrivo per i duri di comprendonio
La legge n. 833 del 1978, che ha introdotto la riforma sanitaria istituendo le USL (ora ASL), stabilisce all’articolo 13 che il sindaco è la massima autorità sanitaria locale. Il successivo art. 33 stabilisce che i trattamenti sanitari obbligatori (come appunto le vaccinazioni dei bambini) devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione di chi vi è obbligato e chiunque “può rivolgere al sindaco richiesta di revoca o di modifica del provvedimento con il quale è stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio”. Su tale richiesta il sindaco deve decidere entro dieci giorni e può concedere l’esonero, se motivato.
In pratica, dunque, i genitori possono chiedere l’esonero dalla vaccinazione dei figli, motivandolo (le convinzioni etiche e religiose sono considerate motivi validi). E’ una strada praticata l’esonero viene sempre concesso: è frequente che i sindaci (o chi per loro, a seconda della dimensione del Comune)vogliano solo accertarsi che sia una scelta consapevole e non una trascuratezza dei genitori.
Più chiaro di così non so esserlo.
Saluti
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Politicamente Scorretto
05/03/2014 - 22:01
Bravo? Grazie troppo gentile!
Dico solo che il caso Yurko è proprio il peggiore da prendere come esempio. Non era uno stinco di santo nè prima nè dopo la morte del figlio e non ci sono prove che sia stato il vaccino. Quindi? L'ematoma celebrale se l'è procurato da solo il bambino se non è stato Yurko?
E' probabile che ci siano state 3000 morti sospette su quante centinaia di milioni di persone vaccinate?
Sull'eparina le posso dire che è un anticoagulante e se non ricordo male esiste quella sintetica e quella derivata dai cadaveri di animali appena macellati. Altro non so se non che si usa in persone che hanno avuto infarti.
P:S: Mi saluti Marra e le faccia i complimenti per le pubblicità del suo libro: spassosissime!!! Altro che palestra della felicità!!!
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 10:09
No, non sono gentile, è che,
1- il bimbo ha avuto reazioni avverse al vaccino (l’ingrossamento del cervello è unanimemente riconosciuto come reazione vaccinale)
2- non è certo che sarebbe morto per il vaccino
3- quando è arrivato in ospedale, i medici gli hanno alcalinizzato il sangue con il bicarbonato a un limite incompatibile con la vita (viene detto chiaramente)
4- gli hanno somministrato dosi massicce di eparina, che ha provocato emorragie, ematomi (accertati molto DOPO il ricovero) ecc.
Nessuno mi toglie dalla mente che, per loro era già considerato un contenitore di pezzi di ricambio, l’industria macellaia degli espianti di organi su persone vive, è sempre all’opera. (l'eparina viene utilizzata per "preparare" i corpi all'espianto, ma utilizzarla in certi frangenti è da criminali!)
L’idea completa te la puoi fare solo se guardi tutto il film, tra l’altro non sono ancora capace di crearne uno più corto con il materiale a disposizione. Cercherò di imparare, se questo può essere utile. Purtroppo (o per fortuna) possiedo un Mac, quindi non c’è mai nessuno che si decida ad insegnarmi.
Per quanto riguarda Marra, non facendo parte del suo partito, non ho molte occasioni di frequentarlo.
Ogni tanto, quando vado a Roma, essendo sempre in bolletta nera, mi ospita gentilmente nella sua villa, all'EUR.
Passiamo quasi tutto il tempo a “litigare” appassionatamente, anche se poi, ci salutiamo... ridendo!.
Lo considero una persona molto intelligente, ma sceglie modalità completamente sbagliate ed infruttuose per veicolare messaggi e programmi estremamente validi. (La sua proposta di legge, per la truffa delle banche, farebbe risparmiare ai cittadini italiani, diverse centinaia di miliardi di euro l'anno)
Io ho collaborato con lui l’anno scorso per un paio di mesi, dopo essermi accertata che nel partito non ci fossero né Scilipoti né la Tommasi, né altri personaggi “strani”.
Dopo le elezioni, nonostante le sue richieste, me ne sono andata formalmente e definitivamente, e da allora, pur contattata dai maggiori (e più ricchi) partiti o movimenti, ho rifiutato di entrare in qualsiasi organizzazione, movimento o partito.
Il problema è che, e questo me ne sono accorta l’anno scorso, la gente è ancora poco informata di quali siano i veri problemi.
Quindi, mi dedico in modo assolutamente apartitico, come facevo precedentemente, a condividere informazioni sul territorio.
Sinceramente non sono riuscita a terminare nessun libro di Marra, anche se lo vorrei, poiché i concetti espressi sono veramente interessanti. Purtroppo, come gli dico sempre, lui scrive come un avvocato meridionale del ‘700, e dopo tre pagine, non lo reggo più!! ☺ ☺
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Corvo Rosso
05/03/2014 - 15:55
Vita e morte
“Est regis tueri cives”. Ovvero è dovere del re proteggere i cittadini. Re Filippo di Belgio non ha avuto questa forza e ha firmato la legge sull’eutanasia dei bambini. A nulla sono valse le 200 mila firme da ogni parte del pianeta e indirizzate al monarca perché facesse scudo con la sua corona ai figli del suo popolo. Filippo non ha avuto il coraggio dello zio Baldovino, che rifiutò di firmare la condanna dei suoi più giovani sudditi all’epoca dell’aborto. Nato il 7 settembre 1930 sotto una stella regale ma non benevola, Baldovino di Sassonia non ebbe quell’infanzia dorata che poteva aspettarsi un principe destinato al trono. Schivo e taciturno (a scuola lo chiamavano “Baudruche”, misto tra Baudouin e autruche, struzzo) Baldovino è trascinato dal suo nome, presto e controvoglia, sul palco della storia. Sarà ricordato, soprattutto, per la sua mancata firma alla legge sull’aborto. Filippo, invece, sarà ricordato per la sua all’eutanasia pediatrica. La sua corona è salva, i bambini no.
FQ. di Giulio Meotti, Speciale online flash 12:24, 5.3.2014
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Francesca Salvador
05/03/2014 - 16:26
ABBIAMO COMINCIATO A PARLARNE UN ANNO FA
Ne stiamo parlando ampiamente (soprattutto nei siti "complottisti") già da marzo 2013
alcuni esempi...
http://www.stampalibera.com/?p=61467#sthash.pV7oIZyX.dpbs
http://www.losai.eu/belgio-sedici-pediatri-si-alleutanasia-per-i-bambini-noi-la-somministriamo-gia/
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4362
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Francesca Salvador
05/03/2014 - 17:18
Tony Blair ed i suoi strani silenzi sulla vaccinazione del figli
domenica 2 marzo 2014
Tony Blair ed i suoi strani silenzi sulla vaccinazione del figlio
Nel 2001 il leader inglese Tony Blair si era rifiutato di rispondere ad una domanda personale sulla vaccinazione del proprio figlio Leo. Adducendo come motivazione il rispetto della privacy della propria famiglia si era rifiutato di rispondere alla semplice domanda: "suo figlio Leo ha ricevuto il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia)?"
Potete trovare conferma di quanto su esposto nell'articolo del 2001 sul quotidiano The guardian intitolato "Blair silent over MMR jab for Leo" (Blair è rimasto in silenzio riguardo alla vaccinazione MPR di Leo) e nel più recente articolo "Tony Blair should have gone public over Leo's MMR jab, says Sir Liam Donaldson" (Tony blair avrebbe dovuto rilasciare una dichiarazione pubblicasulla vaccinazione MPR di Leo, afferma Sir Liam Donaldson).
La prima cosa che viene in mente è ovviamente che se Tony Blair avesse vaccinato il proprio figlio non avrebbe avuto nessun motivo per nasconderlo, tanto più che si tratta di una terapia preventiva raccomandata dal ministero della salute britannico e condivisa dalla grande maggioranza (circa il 90% se non di più) dei cittadini. Eppure si è rifiutato di rispondere adducendo la cosiddetta "privacy".
Personalmente sono più che convinto che una persona del calibro di Blair, così in alto nella gerarchia del potere, sia abbastanza bene informata dei pericolosi effetti collaterali dei vaccini, ma ciò non ostante c'è qualcosa che non mi convince nemmeno in questa sua reticenza.
Se fosse davvero contrario alla vaccinazione del proprio figlio non potrebbe ugualmente annunciare di averlo vaccinato? I politici sono personaggi ben noti per la loro abilità nel di camuffare la realtà ed ingannare la popolazione. Tony Blair, assieme al suo collega americano Bush, ha inventato la storia delle "armi di distruzione di massa irachene" per motivare una lunga, sanguinosa, inutile guerra nel Medio Oriente.
Ma forse in questo caso ha avuto davvero difficoltà a produrre un documento falso attestante una vaccinazione mai eseguita (eppure so di persone che non hanno vaccinato i bambini grazie ad un medico compiacente che ha certificato una vaccinazione mai somministrata).
Un articolo del Daily Mail ci informa invece che la Regina avrebbe invece agito in maniera esemplare informando la stampa che i propri figli erano stati vaccinati contro la poliomielite: "How the Queen set an example to Cherie and Tony Blair over child vaccine" (Come la regina è stata un esempio per Cherie e Tony Blair riguardo alla vaccinazione dei figli).
In questo caso invece mi permetto di essere totalmente certo che la regina sia informatissima dei pericolosi effetti delle vaccinazioni che elle concorre ad imporre ai sudditi ma che certamente non fa somministrare ai suoi figli.
La regina è infatti uno dei personaggi al vertice della piramide della massoneria internazionale, e sono certo che non ha alcunissimo problema a far figurare i propri figli come se fossero vaccinati; stiamo parlando della regina d'Inghilterra, ogni suo desiderio è un ordine. Ricordiamo che la regina presiede il super elitario ordine dei cavalieri di San Giovanni e che persino wikipedia conferma l'appartenenza di suo marito alla massoneria (http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_di_Edimburgo).
Del resto anche l'altro personaggio che compare in questa storia non è particolarmente inclino a dire la verità. Sir Liam Donaldson alto funzionario del ministero della sanità britannica che rimprovera a Tony Blair per il suo silenzio sulla vaccinazione del figlio, è noto per avere annunciato che l'influenza suina avrebbe causato 65.000 morti nella sua nazione, alimentando paure infondate e spingendo la gente ad assumere inutili farmaci ed a sottoporsi ad una vaccinazione a dir poco discutibile, che tanti profitti ha portato alle multinazionali del farmaco.
FONTI:
http://www.theguardian.com/society/2001/dec/20/health.publichealth
http://www.theguardian.com/politics/2013/jun/02/liam-donaldson-tony-leo-blair-mmr
http://www.dailymail.co.uk/health/article-91951/How-Queen-set-example-Cherie-Tony-Blair-child-vaccine.html
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1242147/The-false-pandemic-Drug-firms-cashed-scare-swine-flu-claims-Euro-health-chief.html
http://scienzamarcia.blogspot.it/2014/03/tony-blair-ed-i-suoi-strani-silenzi.html
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Denisio
05/03/2014 - 17:28
....
http://informatitalia.blogspot.it/2014/03/un-sito-militare-usa-promuove-lo.html
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Francesca Salvador
05/03/2014 - 18:03
DEVONO...
Mario Monti docet, te lo ricordi??
http://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc
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Denisio
06/03/2014 - 0:12
e noi
Adesso abbiamo solo i "compiti" da fare , infatti il nostro Mr Bean va nelle scuole a trovare i fanciulli e si fa cantare le canzoncine (che tenerezza) e poi... all'uscita i genitori e gli astanti in tripudio per vederlo .... maaaaa.....sembra esserci un piccolo problema ! Mr Bean prende la scorciatoia, è scortato..... si infila in macchina e non legge nemmeno i messaggi di affetto e generosità del pubblico , un vero peccato .
Però dai....perchè guardare ste sottgliezze se poi ti dano del complottista, ci si può sempre rincuorare l' animo perchè la commissione Europea ci tiene ben bene sott'occhio , guarda qua :
http://ilsapereepotere.blogspot.it/2014/03/la-commissione-europea-nel-silenzio-dei.html#more
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 10:13
Repetita..
ciaooo
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Corvo Rosso
05/03/2014 - 18:50
Dal blog alla lista civica per Vittorio
Di certo non sfigurerebbe. Ci pensi.
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Michele Bastanzetti
05/03/2014 - 19:40
PARTITO COMPLOTTISTA ITALIANO
Disgustoso tentare di avvallare le proprie farneticaizoni anti vaccino pubblicando il caso di un infanticidio.
PS: ma, Sig.ra Complottista, i bambini profughi siriani li vaccinerebbe o no contro la polio, come sta facendo l'ONU? perché non risponde in merito?
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Politicamente Scorretto
05/03/2014 - 22:31
Sono un po' confuso
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 9:05
Se lei è tanto bugiardo...
L'unica cosa di cui io mi vergogno è dover ospitare obtorto collo, in questo blog, i commenti di uno dei più grandi ladri di Vittorio Veneto.
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 9:12
PER POLITICAMENTE SCORRETTO
Fai bene ad essere confuso, inoltre non sei per niente aggiornato, per la prima volta dopo molti anni, dal ...(non mi ricordo bene l'anno, ma si tratta della fine degli anni '90) i nuovi nati, hanno un'aspettativa di vita MINORE rispetto ai loro genitori.
Come vedi, la totalità dei veleni che stanno accumulando nell'ecosistema, sta dando i suoi frutti.
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 9:13
Corvo Rosso
Corvo Rosso
05/03/2014 - 18:50
Dal blog alla lista civica per Vittorio
Perchè no? Lei è attrezzata per una competizione elettorale, ha l'occasione per far capire le sue idee, convinzioni e trovare consensi larghi e influire sui partiti affinchè salvino la vita della Comunità accecata dal benessere piuttosto che un centro storico (traforo a parte). Si apparenti con chi è forte molto sensibile in queste cosa naturali e che con l'Ospedale può interloquire positivamente.
Di certo non sfigurerebbe. Ci pensi.
Sta parlando con me?
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 9:34
PER TUTTI
“Nel caso mi dovessi reincarnare vorrei diventare un virus mortale, per poter contribuire in qualche modo a risolvere il problema della sovrappopolazione” – tratto dalla prefazione alla biografia “Se fossi un animale” del Principe Filippo di Edimburgo.
.... leggete le iscrizioni delle Georgia Guidestones, e meditate bene sulla prima.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6229
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Michele Bastanzetti
06/03/2014 - 11:49
MOSTRUOSO
PS: Proprio ieri l'India ha dichiarato vinta, dopo una capillare vaccinazione di massa, la battaglia contro la polio. Rimangono 3 le nazioni in cui essa è ancora endemica: Afganisthan, Pakistan, Nigeria.
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 12:08
Esatto
ma i nostri sedicenti "sienssiati" (vedi sopra) inneggiano al pompaggio di mercurio e schifezze varie nel corpo dei neonati
ciao
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roberto.granzotto.94
06/03/2014 - 13:09
mhh pro prova
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Francesca Salvador
07/03/2014 - 2:58
WASHINGTON ALL'OPERA SUL VENEZUELA
"Mantenete e accrescete il sabotaggio colpendo i servizi alla popolazione, in particolare il sistema elettrico, affinché la colpa ricada sul governo per presunte inefficienze e negligenze.”
Per coincidenza, durante uno dei discorsi televisivi di Nicolas Maduro, mentre descriveva a grandi linee il suo programma economico all’inizio di dicembre, l’energia elettrica è venuta a mancare per diverse ore al 60% dei venezuelani. Maduro ha dato la colpa dell’atto a un sabotaggio.
L’attuale situazione in Venezuela richiama in modo inquietante quella dell’Iran negli anni 50. Il leader iraniano democraticamente eletto - Mohammed Mossadegh – minacciava di nazionalizzare l’enorme fornitura di petrolio del paese. Per rimuoverlo, il presidente Eisenhower inviò in Iran Kermit Roosevelt, nipote di Theodore Roosevelt e direttore della CIA per la divisione Africa e Vicino Oriente.
Dopo prolungate proteste e agitazioni civili architettate da Kermit Roosevelt, Shah Mohamed Reza Pahlavi prese il potere. Quanto seguì, furono 25 anni di crudele brutalità e terrore per il popolo iraniano, e un sostenuto commercio energetico con gli Stati Uniti. È stato il primo rovesciamento di un governo straniero riuscito alla CIA. E non sarebbe stato l’ultimo.
http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=11592
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roberto.granzotto.94
06/03/2014 - 13:10
ottimo articolo...tratto dall ultimo camerlengo
CHAVEZ, IL VENEZUELA E LA SINISTRA
Ho sempre pensato, d'istinto devo dire, a Hugo Chavez come al classico dittatore sudamericano, benché con la camicia di un altro colore. Poi un amico di FB mi fece notare che Chavez era sempre stato regolarmente eletto, e che le commissioni internazionali chiamate, la dove è possibile, a certificare la regolarità o meno del voto, hanno sempre dato luce verde al Venezuela. Non che tutto si svolga liscio, ma sostanzialmente il voto esprime correttamente i rapporti tra le parti in campo. Almeno con Chavez è stato così.
A questo punto, siccome è un fatto che la libertà, così come da noi coniugata in occidente, in Venezuela non c'è, si deve pensare al classico caso di una dittatura della maggioranza, contro la quale ci mise giustamente in guardia prima Tocqueville e poi altri pensatori liberali. Il popolo che Chavez ha protetto e lusingato è maggioranza in quel paese, e finora si è confermato tale. Nonostante questa garanzia, Chavez non ha mai tollerato la dissidenza, forse temendo che la rappresentazione di un progetto di Paese diverso, alla fine potesse fare presa anche sui suoi, e portarli a immaginare un'alternativa migliore alla povertà diffusa e dignitosa (lo è ? non lo so, non vivo lì...forse sì, che è quello che a volte lamentano gli immigrati romeni che rimpiangono i tempi di Ceasescu , quando in Romania, dicono, c'era ordine e non mancava il necessario).
La contraddizione è che il Venezuela, grazie al petrolio, è un paese potenzialmente ricchissimo, a livello dei paesi sauditi. Questa ricchezza però è gestita in modo controverso, se nonostante le valanghe di dollari che entrano poi l'economia generale del paese stenta (e non è colpa solo della corruzione, pure assai diffusa). Questo ovviamente alimenta l'opposizione, che Maduro, consapevole di non godere del carisma e del favore popolare del suo predecessore, sta affrontando con metodi repressivi.
L'articolo che segue è di Emiliano Aimi, scrittore di sinistra, di madre venezuelana, che da sempre segue le vicende del paese sud americano.
Ripropone il principio che un governo illiberale, che osteggia, fino alla repressione, l'opposizione, non può mai essere approvato da uomini di sinistra.
Secondo me è sul concetto di sinistra che c'è confusione. Che la tendenza a considerare gli oppositori dei nemici dello Stato affonda le sue origini proprio nella rivoluzione modello di quella parte, vale a dire quella francese. Robespierre era l'incorruttibile, e lo era veramente. Aveva il mito dell'uguaglianza assoluta, e a tutti i costi. Anche a lui si deve la legge cd. di Pratile, voluta dal Comitato di Salute Pubblica tristemente noto, che abolì semplicemente il diritto di difesa e rimosso così qualsiasi garanzia per l'accusato. Non c'era più ormai nessun interrogatorio prima dell'udienza, ne' avvocato, ne' l'audizione facoltativa di testimoni. La Corte poteva pronunciare il suo verdetto su semplici presunzioni morali. Durò solo due mesi, che una cosa del genere spaventò molti dei membri della convenzione, e si arrivò alla deposizione di Robespierre e alla sua morte. Però in quei due mesi furono condannate alla ghigliottina 1367 persone.
Robespierre è un eroe della sinistra radicale. Quindi quello che scrive Aimi non è vero, o non del tutto.
Buona Lettura
Non si può essere di sinistra e stare con Chavez e Maduro
di EMILIANO AIMI*
Il nostro vizio, la nostra deformazione: giudichiamo la Politica Estera attraverso le categorie del dibattito politico nazionale. E, considerando che ci confrontiamo come se fossimo allo stadio, parteggiando per l’uno o per l’altro schieramento o personaggio a prescindere dai contenuti, facciamo il tifo pure in Politica Estera.
Un paio di giorni fa uno studente di giornalismo Venezuelano scriveva sul suo blog: “Ma oggi, nel 2014, non si può essere di sinistra ed essere chavisti.” Parla tanto di violenza in questo articolo, di persecuzioni, di pericolo, di ingiustizia. Ma soprattutto avverte: non si può essere di sinistra ed essere chavisti. Non si può essere di sinistra ed essere chavisti. Occorre ripeterlo, come se fosse un mantra. E occorre farlo notare a tutti i leader carismatici della sinistra italiana (vedi Vendola) che fino a pochi mesi fa esaltavano l’esperimento di democrazia rivoluzionaria di Hugo Chavez.
Perché è così: noi non facciamo Politica Estera, noi facciamo il tifo. Chi mai smetterebbe di tifare la propria squadra anche non rispettandone l’allenatore?
Si è detto che chi contestava Chavez fosse fascista, collaborazionista degli Americani, ricco, borghese, conservatore, spia, ignorante. Si sono raccontate sciocchezze enormi, storie belle che possono fare notizia ed emozionare su temi come l’alfabetizzazione (descrivendo il Venezuela come un Paese sottosviluppato prima dell’avvento di Chavez) e l’antiamericanismo (quando per primo il governo Venezuelano concedeva alla Texaco le concessioni per i pozzi petroliferi a un quarto del prezzo richiesto alla compagnia petrolifera nazionale).
Ci sono persone, tante persone – intellettuali, giornalisti, attivisti – che da anni denunciano i soprusi della dittatura, la persecuzione dei dissidenti (qualcuno ha mai sentito parlare della lista Tascon?), i brogli elettorali, la violenza, Persone di sinistra: come me, di famiglia partigiana, che da ormai nove anni parlo e scrivo sul Venezuela, contro il Regime, prendendomi del “collaborazionista” dagli innamorati della parola rivoluzione.
Ci sono persone che nel 2005 (duemilacinque, ripetiamo, duemilacinque) mi parlavano di una “guerra civile a carburazione lenta”. Per oltre dieci anni la tensione sociale è cresciuta, e con questa l’odio profondo tra chavisti e dissidenti. L’economia è crollata, la ridistribuzione della ricchezza di facciata è stato in realtà un generale impoverimento nell’interesse del Regime. Per oltre dieci anni il governo ha armato milizie volontarie per spaventare i dissidenti e “difendere la rivoluzione”. Per oltre dieci anni ha messo a tacere, anche in modo clamoroso, diversi esponenti di rilevo dell’apparato statale e di sicurezza che ne denunciavano i crimini (vedi i casi del procuratore Felipe Anderson, del generale Gonzalez Gonzalez, dei poliziotti Simonovic e Forero, e tanti altri). Ecco, la guerra civile ha carburato. E’ partita.
Ci sono persone che dopo la chiusura di RCTV (qualcuno ne hai mai sentito parlare?) nel 2007 sono state arrestate, minacciate e torturate perché protestavano in piazza.
Ci sono persone che, dopo la morte di Chavez, sono state arrestate, minacciate e torturate proprio perché segnalavano il fatto che il suo delfino Maduro fosse tra i pistoleri che nell’once de abril (qualcuno ne ha mai sentito parlare?) spararono sulla folla in manifestazione.
Ci sono persone, circa cinquecentomila, fuggite dal Venezuela negli ultimi quattro anni per salvarsi la vita (non in cerca di fortuna, ma letteralmente per non morire), e migliaia fuggite nelle ultime settimane, fuggite in fretta per il terrore di non poter fuggire più a causa del blocco delle linee aeree annunciato dal governo. Parlavo alcuni giorni fa con un Venezuelano di origini Siriane, che ora vive a Reggio Emilia: non sa dove tornare, non sa quale sia la padella e quale la brace.
E ora c’è la guerra civile. Si chiama così, si chiama proprio guerra civile. Le milizie di Maduro (non l’esercito regolare ma proprio le milizie volontarie che Chavez aveva armato negli ultimi dieci anni) e i militari Cubani arrestano, minacciano, torturano e uccidono i manifestanti. Succede veramente, basta cercare le notizie. Basta ascoltare. Succede veramente. Negli ultimi anni accadeva, magari non durante un confronto armato aperto: non si creda che i ventiquattromila omicidi del 2013 siano tutti dovuti a questioni private in un Paese dove esiste un numero verde per denunciare dissidenti e manifestanti.
Ora succede in piazza: si fa prima così ad ammazzare. Qualcuno ancora continua a fare il tifo. Non basta tutto questo. Non basterà mai tutto questo. Qualcuno si ostina ancora a negare che Chavez abbia commesso crimini contro l’umanità e che il suo successore Maduro stia riuscendo nell’impresa di fare ancora peggio. Qualcuno si ostina non solo a negarlo, ma a idolatrare Hugo Chavez come l’Allende del Terzo Millenio. Spero che Allende non senta tutto questo. Chavez e Maduro non sono migliori di Pinochet e Videla. Mettiamocelo in testa: non è il colore della camicia a fare di un uomo un socialista progressista. Non è il colore della camicia a dividere il bene dal male.
Amnesty International denuncia i crimini del governo venezuelano da quindici anni. Quindici anni. Evidentemente pure Amnesty International sarà fascista e collaborazionista. Forse secondo Fabio Marcelli, che titola “Il fascismo non passerà” sul blog del Fatto Quotidiano, è così. Verrà il giorno in cui chi governa il Venezuela pagherà per tutto questo. Verrà sicuramente. Spero che non arrivi in sordina, quando si calmeranno le acque, dopo aver distrutto un paese per quindici anni e averlo fatto bruciare nella guerra civile per mesi.
In Venezuela i dissidenti sono perseguiti e segnalati, i diritti si basano sull’appoggio al governo, i manifestanti sono torturati, l’informazione è censurata, i crimini politici nascosti e impuniti. Per quanto la mia famiglia partigiana e la mia città partigiana mi hanno trasmesso, l’unica definizione per tutto questo è “dittatura”. L’idealismo selvaggio di Chavez è sfociato nel sistema violento e autoritario che si cercava di tenere nascosto.
Forse, un giorno, anche i Politici italiani si interesseranno alla Politica estera, invece che farsi i conti in tasca a vicenda. C’è bisogno anche e soprattutto di questo per abbandonare il tifo da stadio e riscoprire il significato dei termini. Lo stesso studente giornalismo che citavo prima scrive: “…la democrazia non è solo poter votare: è avere libertà di scelta e alternanza al potere.” Libertà di scelta. Non è solo poter votare, è poter scegliere chi votare, poter contestare le scelte che non si condividono.
Dittatura. Democrazia. Sandro Pertini, nel messaggio di fine anno del 1979 agli Italiani, diceva: “Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie.” Dittatura. Democrazia. Impariamo la differenza, e lottiamo per la seconda.
Pubblicato da L' Ultimo Camerlengo a 11:35
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Etichette: MONDO
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3 commenti:
emilianoaimi05 marzo 2014 14:55
Ciao,
ho visto che hai condiviso sul tuo blog il mio aritcolo sul Venezuela!
Ti ringrazio per l'interesse, è graditissimo.
E concordo con te sulla questione di "capire cosa voglia dire essere di sinistra", visto e considerato che mi considero pure un liberale (ricordi i fratelli Rosselli? Ecco negli anni '20 avevano già capito tutto da questo punto di vista) e non faccio che litigare con quelli "di sinistra". Premettendo che considero superate queste categorie della Politica, a volte bisogna ammettere che tornano comode per definire un sistema di categorie di pensiero e di valori.
Vedi, non è quello il tema portante dell'articolo. Era la premessa, ispirata a questo bellissimo intervento http://blog.you-ng.it/2014/02/25/amici-italiani-vi-spiego-cosa-succede-venezuela/
dello studente venezuelano che appunto cito.
E lo cito perché, purtroppo, troppo spesso si è cercato di idealizzare il regime chavista come mito democratico e socialista e si sono considerati "fascisti" gli oppositori.
Tant'è che l'originale del mio articolo è questo http://blog.you-ng.it/2014/03/05/venezuela-la-guerra-civile-carburazione-lenta-e-la-definizione-di-una-dittatura/
e il titolo era completamente diverso (La Guerra Civile a Carburazione Lenta e la Definizione della Dittatura). L'obiettivo era spiegare questi due concetit. Poi questo quotidiano on line ha accettato di pubblicarlo e ha messo il titolo che veniva più comodo, o che pareva più accattivante, anche se un po' fuorviante.
Ti giro, visto che ti interessa l'argomento, anche l'altro articolo che mi hanno pubblicato oggi su Formiche
http://www.formiche.net/2014/03/05/hugo-chavez-il-dittatore-che-teneva-pace-il-venezuela/
Se ti interessa guardaci spesso su Formiche, perché la mia amica Rossana Miranda, che è Venezuelana anche se vive e lavora come giornalista a Roma, pubblica quasi quotidianamente articoli sul proprio paese.
Fatta la precisazione, grazie ancora per la condivisione dell'intervento!
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Francesca Salvador
06/03/2014 - 14:22
appena torno, lo leggo meglio
Per il momento vorrei far notare:
Cit.
"Ci sono persone che, dopo la morte di Chavez, sono state arrestate, minacciate e torturate proprio perché segnalavano il fatto che il suo delfino Maduro fosse tra i pistoleri che nell’once de abril (qualcuno ne ha mai sentito parlare?) spararono sulla folla in manifestazione. "
qui, si vede benissino che a sparare sulla folla furono gli anti-chavisti, poi il filmato fu manipolato e distribuito al mondo intero alle grida "il dittatore sanguinario":
http://www.youtube.com/watch?v=Gj1bY2hUThI
se tanto mi da tanto, chi si fida del resto delle affermazioni?
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Michele Bastanzetti
07/03/2014 - 6:20
AGGHIACCIANTE
Tra le tante paranoiche farneticazioni della Salvador, che ho letto su questo blog, questa mi pare veramente agghiacciante.
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Francesca Salvador
15/03/2014 - 12:22
AGGGHHH
al rogo, subito! voi non lo sapete, ma i miei "pochi e fidati amici", mi hanno detto che è una strega! parola de alpìn!
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