26 dicembre 2024
Non avrei mai pensato di scrivere un post dedicato al football.
Sono arrivata in Inghilterra con un certo grado di saturazione riguardo al mondo del calcio in ogni sua forma. Ho provato sollievo all’idea di non dover lavare calzettoni puzzolenti e scarpe incrostate di terra e fango (e chi mi dice che i ragazzini dovrebbero arrangiarsi a tenere pulite le loro attrezzature o ha una lavanderia dedicata e isolata o ha un imbianchino a disposizione ogni quindici giorni); e mi sono sentita liberata dal “sequestro familiare” che comportano 3 allenamenti settimanali, più la partita del sabato pomeriggio, più tornei di vario tipo sparpagliati duranti l’anno, spesso nei fine settimana. Per non parlare della TV quasi sempre sintonizzata su un anticipo, posticipo, Champions League, Coppa Italia e non so cos’altro ancora.
Ma Tom adora il calcio, davvero (e così suo papà e mio marito Alessandro). Non riesce a camminare se non dà qualche pedata a qualunque oggetto possa in qualche modo rotolare. Già dopo un paio di giorni presso il nostro primo indirizzo londinese l’ho trovato che conversava amabilmente, con le sue 50 parole di inglese, con un altro coinquilino ben più grande di lui, Mahmut, originario di Istanbul e supporter del Fenerbache, di Milan, giocatori, del campionato inglese ecc. mentre io avevo scambiato sì e no due frasi di circostanza. Ovviamente appena trovata la dimora definitiva mi ha chiesto un pallone e siamo andati al parco; e lì non ci ha messo molto a trovare qualcuno con cui fare due tiri, di tutte le età.
Praticamente è stato Tom con il suo pallone e la sua conoscenza sull’argomento che ha aperto molte porte qui, senza nemmeno sapere bene la lingua.
Perché, se ci dimentichiamo del calcio-mercato e degli ingaggi milionari, dei diritti TV e dei calciatori capricciosi come vere e proprie star, ma torniamo ai fondamentali, dobbiamo ammettere che il calcio è davvero universale e democratico. Che sia quello giocato per strada o in spiaggia con le porte fatte con le ciabatte, che sia quello visto su uno schermo o letto sulla Gazzetta, è un linguaggio semplice e immediato, un passpartout.
Per questo la World Cup, anche con tutti i problemi e le contestazioni del caso, rimane una grandissima festa collettiva ed è difficile rimanere indifferenti anche se non si ama il calcio.
Tom stasera (sabato) seguirà Italia-Inghilterra a casa di un suo amico, Karum, ognuno tiferà il proprio paese e poi dormiranno insieme. E la mattina dopo? Alle 8 appuntamento per andare ad un torneo di calcio che durerà tutta la domenica, naturalmente.
E io che pensavo di essermela scampata per un po’ .
Comunque avete visto l’ultimo spot, “The Last Game”, di una nota marca sportiva che inizia con la N? E’ talmente bello che ci fa diventare simpatico perfino Ibra.
Anuska Pol
Da Pieve di Soligo a London. Com'è la grande city dal punto di vista di una mamma quarantenne (quasi) e di un figlio pre-adolescente (del tutto)
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Politicamente Scorretto
14/06/2014 - 10:52
Con la N?
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Anuska Pol
14/06/2014 - 13:38
Beh, dipende dai punti di
Comunque si può dire benissimo. Anzi w gli spot della Nike e i suoi bravissimi creativi.
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Michele Bastanzetti
14/06/2014 - 13:43
THE BEST
one of the best on line paper in the world,
with the most important bloggers and commenters,
che la paghi regolarmente perdio!
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Anuska Pol
14/06/2014 - 15:36
THE BEST
E le assicuro che non è paura dei suoi caustici commenti.
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Michele Bastanzetti
14/06/2014 - 18:16
FORZA AZZURRI !
Si, ma stasera che tifa il Tom?
ENGLAND or ITALIA?
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Anuska Pol
14/06/2014 - 18:55
ITALY, OBVIUSLY!
A proposito, ma vendono anche in Italia le bandierine da appiccicare ai vetri delle auto effetto "sto portando il Presidente". Qui impazzano
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Anuska Pol
14/06/2014 - 18:57
Acc...volevo dire OBVIOUSLY
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Michele Bastanzetti
14/06/2014 - 19:53
CAUSTICO
PS: esempio di caustica battuta in salsa cenedese.
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Michele Bastanzetti
14/06/2014 - 20:53
DOPPIAMENTE CAUSTICO
PS: terribilmente caustica ma sicuramente incomprensibile per un londinese...
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Michele Bastanzetti
15/06/2014 - 9:35
I MACARONI LI HAN FATTI NERI
Che han fatto i tanti connazionali Macaroni, a London, per festeggiare?
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Anuska Pol
15/06/2014 - 15:36
POCHI MACARONI A BARKING
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Denisio
16/06/2014 - 11:42
...
Beh che dire . anche se gli Inglesi hanno intonato qualche coro della serie "canta che ti passa" e alla fine dell'incontro non potevano nascondere una certa delusione devo dire che era possibile scambiare qualche parola con loro, l'educazione non è certo un loro punto debole.
Cosa hanno fatto gli Italiani per festeggiare? mah! direi che li ho visto ben poco dato che il calcio non penso che sia altro che uno dei tanti intrattenimenti, che appunto accomuna tutti
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Mario Marangon
16/06/2014 - 20:13
Dolore e Sconcerto
Panem et circenses, con la complicità di noi italiani.
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Michele Bastanzetti
16/06/2014 - 21:33
IL CALCIO
Seguo esclusivamente la Nazionale del pallone, nelle grandi competizioni, in quanto emblema della nostra Amata Nazione Italia. Ed è uno dei settori nei quali raccogliamo tradizionalmente grandi risultati ed ammirazione universale.
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Politicamente Scorretto
23/06/2014 - 21:39
Gli sport del Bastanzetti
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