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23 novembre 2024

Il Coming Out Del Mio Amico

Categoria: Persone - Tags: Coming Out, Mio, Amico, fede, ironia, credere, testo, religioni, inventato, finto, non vero, scherzare, satira, comicità, dio

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Paolo Pandin | commenti | (3)




Sono a casa beatamente disteso sul divano che guardo il mio film preferito “Vacanze di Natale sul Tamigi” mentre mi ingozzo di gelati come non ci fosse un domani, nella mia casa sul lungomare di Jesolo.
In questo momento di beata serenità, il campanello suona d’improvviso. Così con calma spengo la televisione e goffamente mi avvicino alla porta. Apo e sull’uscio c’era un mio caro amico, con un aria un po’ persa e inquieta. Mi chiede se disturba e lo faccio entrare. A questo punto gli offro un caffè e lo faccio accomodare in cucina. Lui rimane silenzioso con gli occhi spalancati così decido di chiedergli: “Allora come ti vanno le cose?” lui gira lentamente il capo verso di me e risponde a bassa voce: “Non c’è male.” La mia perspicacia mi fa notare che qualcosa non va, così mentre beviamo il caffè caldo, mi siedo e lo faccio parlare un po’ del più e del meno, per farlo rilassare. Parliamo per una decina di minuti, dei vecchi tempi andati, di quando andavamo a scuola, di alcuni amici che ora sono spariti, o sono andati all’estero o chissà dove. Finchè ad un certo punto fa un grande respiro e mi dice: “Ascolta, devo dirti una cosa importante” Ed io gli rispondo “Certo dimmi.” Da qui in poi vi trascrivo la semplice discussione avvenuta tra di noi.

Lui: “Ho scoperto una cosa di me”

“Cos’ hai scoperto?”

“Io credo che esista qualcuno, che dall’alto ci guarda e ci osserva”

“E cosa c’è di male in questo? Certo, è un po’ bizzarra come cosa, ma non c’è nulla di male”

“Ci guarda, ci osserva e ci ha creati”

“Wow, vuoi dire che ha fatto il big bang e tutto il resto?”

“Si, anzi, non proprio, cioè, non ne sono sicuro, ma credo che non sia andata proprio così”

“Cosa intendi?”

“Che non sono sicuro ci sia stato il big bang, cioè, credo che abbia creato lui la terra, il cielo e tutto il resto”

“Ti stai ascoltando?” Gli domando incredulo.

“Per favore, non giudicarmi”

“Ci mancherebbe, ma stai dicendo cose un po’ strane”

Io lo amo

“Chi ami?”

“Amo lui, questo essere che è in cielo”

Non capendo bene cosa volesse intendere gli chiedo “Ma è un uomo?”

“Non lo so, non so di preciso che forma abbia”

“Quindi potresti amare uno spazzolino”

“Beh non esattamente, ma potrebbe essere”

“Beh, è molto strano tutto ciò”

“Spesso di notte, prima di dormire, mi inginocchio davanti al letto, congiungo le mani e gli parlo. Faccio delle preghiere”

“Ah”

“Lo so, è da molti anni che ho questa cosa dentro, che non ho mai detto a nessuno. Sei il primo a saperla”

“Apprezzo che tu abbia scelto me per confidarti”

“Dimmi, cosa dovrei fare adesso?”

“Ah, vuoi dei consigli da me? Beh, non saprei cosa dirti, mi prendi alla sprovvista. Certo, come prima cosa mi viene da chiederti se sei sicuro di quello che hai detto”

“Assolutamente si, ci penso davvero da molto tempo. E’ una cosa che mi viene da dentro, non saprei come spiegartelo. Ne ho bisogno, mi serve per andare avanti giorno dopo giorno”

“Non è un tuo modo per trasgredire? Magari è una cosa passeggera”

“Assolutamente no”

“Ok ok, scusami. Pensandoci un po’, per prima cosa ti direi di non farne parola con nessuno, almeno per ora insomma. Sai, è una cosa molto strana”

“Cioè?”

“Sai, non è proprio naturale”

“Cosa vuoi dire?”

“Voglio dire che, non ho mai visto degli animali che prima di andare a dormire si inginocchiano, uniscono le zampe e fanno una preghierina, questo voglio dire”

“Pensi che sia contro-natura?”

“Non proprio. Però è strano. Ho visto cani leccarsi da soli i genitali, rane che cambiano sesso per l’evenienza, cuculi che fanno crescere i proprio cuccioli ad altri cuculi, scimmie urinarsi addosso per comunicare tra di loro e un sacco di altre cose, ma pregare proprio no, mai. Ma proprio mai. Credo che non sia mai successo nella storia.”

“Sei fissato con gli animali però eh”

“Ho due cagnolini e un canarino, li adoro. Ma, più precisamente, cosa fa questo essere che ami?”

“Aiuta le persone a stare meglio, fa accadere delle cose”

“E come le aiuta?”

“Se gli chiedi qualcosa pregandolo, lui potrebbe esaudire la tua preghiera”

“Tipo genio della lampada quindi”

“Si ok, ma il genio della lampada non esiste!!”

“Ovvio, era solo per capire. E cos’altro fa questo essere?”

Ha creato tutto, l’uomo, la donna, gli animali, la natura”

“Quindi mi stai dicendo che quello che ci dice la scienza non è esattamente corretto?”

“Più o meno”

“La teoria evoluzionistica, l’idea che ciò che siamo oggi sia lo sviluppo di miliardi di anni di evoluzione, non sono vere e che tutto è partito e dipende da questo essere?”

“Esatto”

“Ma ti rendi conto che va oltre ogni logica naturale? Non ha proprio senso. Vabbè… Ma quindi vuoi davvero bene a questo essere?”

Si, lo amo

“E come lo spiegherai ai tuoi figli?”

“Non lo so, credo che glielo dirò quando saranno grandi e potranno accettare la cosa

“Forse è meglio, perché quando sono piccoli forse non sono ancora in grado di capire”

“Esatto”

“Hai provato ad andare da uno psicologo?”

“Si e mi ha detto che non c’è nulla di male in questa cosa. Insomma, che tutto sommato non è così anormale, anzi c’è un sacco di gente come me e che l’importante è che ciò che faccio mi faccia stare bene”

“Ah, ti ha detto così?”

“Si perché?”

“Beh, belle parole, assolutamente... però forse non è stata un’ ottimo idea quella dello psicologo”

“Perché dici?”

“Quelli giocano con la tua mente e i tuoi sentimenti per sentirsi appagati, in quanto loro stessi disturbati e incapaci di capirsi, magari non ascoltarlo al cento per cento ecco”

“Stai dicendo che sono disturbato?”

“No no, non intendo questo”

“E allora cosa intendi?”

“Intendo che di loro non c’è sempre da fidarsi… non volevo offenderti… non ho nulla contro di te, sei mio amico

“Infatti, siamo amici da tanti anni e non vorrei che la nostra amicizia finisse per questa cosa”

“Assolutamente no, ci mancherebbe. Però stai attento a chi racconti questa tua cosa, cioè, nel senso, pensa bene anche a chi ti sta attorno, hai delle responsabilità anche nei loro confronti”

“Cosa intendi?”

“Intendo che se magari lo dici alle persone sbagliate, pensa cosa potrebbero immaginare oltre che di te, anche di chi ti sta attorno, ai parenti, genitori, zii, agli amici. Potrebbero pensare che siamo tutti matti, che abbiamo dei problemi”

“Si, effettivamente hai ragione, beh, farò attenzione allora”

“Ottimo. Ora che mi hai raccontato questa cosa, stai un po’ meglio?”

“Si grazie. Però non voglio disturbare oltre”

“Tranquillo, quando vuoi, sono qua. Ti chiedo solo di pensare bene se sei sicuro a quello che mi hai detto oggi”

“Certo, continuerò a pensarci e grazie.”

Accompagnando all’ uscita il mio amico un po’ meno triste, i miei due cani Muffi e Ruffi, entrano in cucina e iniziano a rincorrersi, per poi buttarsi uno sopra l’altro e allora il mio amico mi chiede

“Sono maschio e femmina?”

E io gli rispondo sorridendo “No no due maschietti, ahahah, guarda come si ingroppano!!”

Lui “Non dovrebbero farlo

Io ridendo “Perché? Sono così felici. E tutto sommato sono anche un po’ buffi!!”

Lui “Già”

Così mi saluta ed esce di casa nuovamente cupo in viso.
Io ho messo nella lavastoviglie le due tazzine, sono andato in salotto, mi sono buttato sul divano, ho aperto facebook dal mio cellulare e ho scritto un nuovo stato: “Il mondo è bello perché è vario, ma certe volte, forse, è un po’ troppo vario.” Dopodiché sono rimasto a fissare il mio status per tutto il pomeriggio, disteso sul divano, guardando soddisfatto i like che lentamente si aggiungevano.



Breve PostScriptum per chi non avesse capito. Il testo è in gran parte inventato e ironico, anche perché non posseggo nessuna casa sul lungomare Jesolano. Anzi, non posseggo neanche una casa.
 


Paolo



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Inventata anche l'intervista al writer?
A proposito. Non ho ancora visto pubblicato il nome.

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Eh Eh Eh ,,simpatica ma la prossima volta metti alla prova il lettore, chissa quali commenti senza la missiva finale ....


p.s: secondo me il gelato qualcuno se lo stava mangiando veramente ;)

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Racconto interessante, di fantasia. L' intervista al writer penso sia invece reale. Non credo inoltre che questi abbia imbrattato il macchinario di Politicamente Scorretto. Non e' nel modus operandi dei writers disegnare graffiti sulle macchine. Perché Politicamente Scorretto non cerca tra gli "ammiratori". Quelli che lo conoscono.

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