Covid Italia, tornano le mascherine?
Ciccozzi: "Oggi è essenziale". Bassetti: "Mai più l'obbligo"
Con il Covid che torna a correre, dopo l'Austria anche l'Italia deve rimettere le mascherine? E' la domanda che in queste ore viene posta a infettivologi ed epidemiologi di casa nostra e il sì degli esperti all'uso del dispositivo di protezione è pressoché unanime anche se non come obbligo imposto.
Andreoni
"Siamo in un momento di grande circolazione di agenti infettivi respiratori, dall'influenza al Covid, e nei luoghi a maggior rischio la mascherina ha dimostrato di essere un efficace sistema di protezione per i fragili, ma non solo. Ecco quindi, anche seguendo l'esempio dell'Austria, direi che è fortemente consigliato l'uso della Ffp2 soprattutto in ospedale e nelle Rsa, dove sarei anche per l'obbligo di indossarla", dice all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma, intervenendo su quanto deciso in Austria dove il ministro della Sanità ha raccomandato l'uso delle mascherine negli ospedali, ma anche sui mezzi di trasporto pubblici più affollati.
Secondo Andreoni, "la mascherina non è un grosso sacrificio per gli italiani. Non stiamo parlando di reintrodurre il Green pass o l'isolamento dei positivi, ma di usare il buon senso civico. Dove c'è affollamento proteggiamoci tutti - conclude - perché così salvaguardiamo noi stessi, ma anche gli anziani e i fragili".
Ciccozzi
Stessa raccomandazione arriva da Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. "Risulterà impopolare, ma oggi la mascherina risulta essenziale e la raccomanderei sui mezzi di trasporto, tutti nessuno escluso, e poi negli ospedali e nelle Rsa. Consiglio di usare la Ffp2 quando andiamo a trovare i nostri cari anziani, anche se vaccinati. Preciso però che deve essere solo e unicamente una raccomandazione, nessun obbligo", afferma all'Adnkronos.
Bassetti
"Raccomandare non vuol dire obbligare - sottolinea all'Adnkronos anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova -. Noi in Italia siamo stati obbligati a seguire troppe misure: mascherine, lockdown, Green pass. Mi sembra ragionevole oggi, in un momento in cui in Austria sta circolando il Covid, raccomandare l'uso della mascherina sui mezzi pubblici. Negli ospedali in Italia la mascherina è ancora obbligatoria se si è a contatto con i fragili. Raccomandare la mascherina in alcuni contesti di particolare affollamento può essere ragionevole, ma dire che da domani tutti devono usarla non deve più accadere", conclude.
Pregliasco
Tornare alle mascherine come in Austria? "Oggi in Italia una prescrizione mandatoria potrebbe essere poco digerita - rileva all'Adnkronos Salute il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco - ma si potrebbe ribadire l'utilità del loro utilizzo, in termini di responsabilità personale. Se l'uso della mascherina resta infatti una disposizione in alcuni contesti ospedalieri, o nelle Rsa, per il resto si potrebbe promuovere una maggiore sensibilità. Perché - ricorda - noi ci siamo dimenticati del Covid, ma il Covid non si è dimenticato di noi".
Gismondo
"La mascherina è un mezzo di contenimento per qualsiasi infezione respiratoria. Consigliarla può essere utile, ma attenti a non correlare un'eventuale raccomandazione alla paura di Covid - ammonisce Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano - . E che non sia la motivazione per far ricadere la gente nel panico. Sars-CoV-2 circola come tutti gli altri virus respiratori invernali. La pandemia è finita, le epidemie stagionali ci saranno sempre".
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