Decreto anti-movida: “Bloccherà la ripresa economico-produttiva”
Il presidente di Ascom si dice molto preoccupato e teme ripercussioni serissime per il settore commercio turismo e servizi
TREVISO - Digestione difficile del nuovo Dpcm per l’Ascom di Treviso. Il presidente Capraro prova a sforzarsi me non gli riesce di trovare che cosa si prefigge di risolvere, “non certo l’emergenza sanitaria”. Mentre di problemi ne apre di altri: “Si bloccherà di nuovo a ripresa economico-produttiva e si aggraverà lo stato di salute di quelle aziende già disastrate quanto a redditività e occupazione”.
Ma il dente avvelenato Federico Capraro lo ha anche perché il prezzo per le inadempienze di chi non riesce a far osservare le disposizioni su mascherine e distanziamento, lo devono pagare sempre determinate categorie e attività. Che adesso dovranno chiudere prima. L’Ascom stima infatti una perdita del venti/trenta per cento del fatturato: “Per tutto il settore del commercio turismo e servizi ci saranno delle ricadute negative, con la minore propensione della gente a uscire e a condividere momenti di convivialità”. Eppure basterebbe rispettare le regole e farle osservare: “Ci attendiamo maggiori controlli, se serve. L’importante è mettere i gestori delle attività e le imprese nelle condizioni di poter lavorare; e i cittadini di tornare alla normalità, ripopolando ma in sicurezza le vie e le piazze della città”.
Treviso vive in condizioni tutto sommato di tranquillità, “del resto nei mesi scorsi il rispetto delle norme da parte degli operatori e anche degli avventori è stato massimo. Come testimonia il numero irrisorio di interventi che si sono resi necessari; capitolo a parte quello di domenica scorsa all’Oxygen di Villorba”. Ciò non toglie che gli associati Ascom nutrano la preoccupazione che con questo Dpcm la lenta ripresa che iniziata possa nuovamente arrestarsi.
Pur confidando sulle misure che erano state adottate nella fase acuta della pandemia e che devono, a loro avviso, essere rilanciate: “cassa integrazione e ricorso al credito; consegna a domicilio e altre diverse forme di consegna; plateatici ampliati, detassati e riscaldati”. Sarà un occhio vigile, nelle prossime settimane, quello del presidente dell’Ascom Treviso.