22 dicembre 2024
Categoria: Altro - Tags: cavoli, cavolfiore, broccoli, tumori
Negli orti è l'ora di cavolfiori, broccoli, cavoli&Co e ciò è bene per la nostra salute.
Gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicacee (o Crucifere) sono infatti da diversi anni oggetto di studio nella comunità scientifica per comprendere i meccanismi con cui intervengono nella prevenzione di alcuni tumori.
I protagonisti sono i glucosinolati, presenti nelle cellule di questi ortaggi, che liberano isotiocianati e indoli, molecole attive nella prevenzione tumorale.
Affinchè questi composti siano resi disponibili è necessario l'intervento di un enzima, la mirosinasi, custodito all'interno di alcune cellule e che viene liberato solo dopo la loro rottura. La cottura e la masticazione permettono questa successione di eventi.
E' opportuno comunque rispettare alcune regole:
- scegliere prodotti freschi e locali
- consumare l'ortaggio poco cotto: presente quell'odore di zolfo che galleggia nell'aria quando cucinate il cavolfiore? Significa che l'avete cucinato troppo e si sono volatilizzate le molecole di zolfo
- cucinarlo preferibilmente al vapore
- non tagliarlo in pezzi troppo piccoli
- masticare a lungo
Può essere una buona regola inserirli almeno due volte nella settimana, variando la qualità. Ecco alcuni esempi:
- broccoli e cime di rapa
- cavolo rosso, nero, marino, verza, cappuccio, cinese
- cavolfiore bianco o violaceo
- cavoletti di Bruxelles
La funzione protettiva di questa famiglia di alimenti si aggiunge al vantaggio di una dieta ricca di fibre e povera di carni rosse e/o trasformate che, secondo lo studio EPIC, avrebbero una correlazione evidente con il diminuito rischio di alcuni tipi di tumore. Per approfondire: http://www.airc.it/ e http://www.istitutotumori.mi.it/istituto/documenti/cittadino/WCRF_2007.pdf
Eva Da Ros
Dietista con perfezionamento nel trattamento dell'obesità e master in disturbi dell'alimentazione in età evolutiva. Da alcuni anni studio con interesse l'alimentazione vegetariana.
Scienze e tecnologie
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Scarpis Enrico
15/11/2012 - 15:07
Cinque porzioni?
Grazie
Un caro saluto
Enrico
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Eva Da Ros
16/11/2012 - 14:11
FIVE A DAY
In effetti la raccomandazione delle 5 porzioni al giorno è corretta, ma comprende anche la frutta e ciò rende più semplice raggiungere l'obiettivo.
La regola prende spunto dalla campagna di sensibilizzazione sul consumo di frutta e verdura intitolata appunto "Five a day" diffusa in Gran Bretagna, Germania, USA ed altri paesi. Lo scopo è incentivare il consumo giornaliero di almeno 400g di frutta e verdura, come da raccomandazioni OMS (http://www.who.int/dietphysicalactivity/fruit/en/index.html).
Nel "Five a day" possiamo anche includere il suggerimento della variazione dei colori di frutta e verdura consigliando l'utilizzo di 5 colori diversi.
Qualche suggerimento?
Colazione: aggiungere una spremuta di arance o una centrifuga di melagrana e pompelmo o un frutto fresco;
Pranzo e cena: iniziare sempre con un po' di verdura cruda multicolore, per esempio in autunno finocchio-radicchio-carote-spinaci-porri;
Spuntini: frutta fresca, di stagione e possibilmente con la buccia.
E il 5 è conquistato!
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Scarpis Enrico
16/11/2012 - 15:45
E con la gastrite?
Volevo chiederti un'altra cosa: frequentando i reparti mi imbatto spesso in pazienti con gastrite cronica (patologia estremamente diffusa). Approfondendo il loro stile di vita o abitudini alimentari riferiscono di non poter consumare frutta fresca o succo d'arancia, per esempio, perché aggrava la loro sintomatologia (bruciore di stomaco, reflusso). Ai soggetti con questi problemi cosa consiglieresti?
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Eva Da Ros
16/11/2012 - 22:25
Gli agrumi rientrano tra i
Dunque tutta la restante frutta e verdura è consentita.
Se una persona ritiene che ci siano altri alimenti che peggiorano il disturbo può compilare un diario alimentare e verificare la corrispondenza.
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