Treviso - 289 uomini e 211 le donne si sono rivolti alla Provincia per ottenere 1.000 euro previsti dal Fondo Anti-Crisi. 500 richieste tutte di pari contributo. Per il bando denominato ”Avviso pubblico per il sostegno al reddito delle famiglie di lavoratori in crisi a seguito emergenza economica”, la Provincia aveva stanziato 500 mila euro per aiutare le famiglie nel periodo di crisi economica.

Molte erano state le polemiche perché dal bando venivano esclusi i cittadini stranieri. Ricordiamo che, oltre alla cittadinanza italiana, gli altri requisiti per potervi aderire era la residenza in Provincia di Treviso da almeno cinque anni; la perdita dell'occupazione abituale a partire dal 1 luglio 2008; usufruire o meno dei seguenti ammortizzatori sociali: indennità di mobilità, indennità di disoccupazione ordinaria, trattamento speciale per l’edilizia; sono esclusi i percettori di indennità connesse a cassa integrazione straordinaria e ordinaria in quanto il rapporto di lavoro in queste circostanze non è “cessato”; si doveva, inoltre, essere iscritti al Centro per l’Impiego di riferimento ed avere un indicatore Isee uguale o inferiore a 16,100 euro.

Fra chi ha avanzato richiesta il 58,2% aveva un reddito Isee tra i più bassi (tra 0 e 10.000 euro annui) e solo il 4,2% era a reddito zero, il 46,8% è nato in Provincia di Treviso, il 35,8% è nato in altra provincia, il 17,4% è nato in altro Stato, dopo aver ricevuto la cittadinanza. Dei richiedenti, il 16,6% ha un nucleo familiare di 4 persone, mentre il 29,4% è composto da 3 persone e rappresenta anche la media delle richieste. Il 18,4% di famiglie a nucleo composto da una sola persona.

“I dati confermano che le accuse di razzismo sono da rispedire al mittente, per ben il 17,4% dei contributi sono andati a cittadini stranieri, tra i quali circa un terzo sono marocchini. Chiaramente, con cittadinanza italiana e residenza sul territorio da almeno 5 anni. Ora continuiamo a monitorare la crisi e a mettere in campo azioni concrete di sostegno all’occupazione” ha detto il presidente della Provincia Leonardo Muraro.