Foreste sorelle: l’Amazzonia e il Cansiglio unite in un unico progetto
Davi Kopenawa e il suo “Effetto Farfalla” per salvaguardare le foreste
| Clara Milanese |
VITTORIO VENETO – Le foreste, pilastri fondamentali per la sopravvivenza del nostro pianeta, sono in pericolo. Dall’Amazzonia al Veneto, opposti angoli del mondo, sorgono iniziative e progetti per preservare i nostri polmoni verdi e le comunità che vi abitano. È a questo scopo che l’Associazione “Il mondo di Tommaso” sta promuovendo nel nostro territorio una serie di incontri con Davi Kopenawa, leader degli indios Yanomami del Brasile, popolo nativo della foresta amazzonica e attualmente vittima di un atroce genocidio.
Kopenawa parlerà del progetto “Effetto Farfalla”, nato dall’idea che il minimo battito d’ali di una farfalla possa scatenare un uragano dall’altra parte del mondo. Qualcuno potrebbe pensare che sia soltanto una metafora, ma la realtà è che il concetto riflette perfettamente l’effetto dei cambiamenti climatici in atto. Il progetto mira a proteggere le foreste pluviali e le comunità indigene che le abitano: l’Amazzonia è la foresta pluviale tropicale più nota e simbolica, quella che rappresenta meglio la tragedia della perdita di una straordinaria biodiversità, ma è anche il luogo delle nostre memorie ancestrali. Per Toio De Savorgnani, Raffaele Luise e Michele Boato, sostenitori del progetto “Effetto Farfalla”, conservare le foreste è una priorità assoluta: le culture umane hanno a lungo considerato le foreste come ostacoli da eliminare, ma ora è chiaro che senza di esse l’umanità non può sopravvivere. Le foreste producono ossigeno, sostengono la vita e rappresentano una fonte di conoscenza preziosa.
E così due foreste così lontane, l’Amazzonia e il Cansiglio, non sono mai state più vicine, tanto da unirsi in un comune intreccio di cause ed effetti: l’Amazzonia è la più grande foresta pluviale del mondo, essenziale per la vita sulla Terra, ma minacciata dalla deforestazione e dal genocidio degli Indios, il Cansiglio è una terra di confine tra pianura e montagna, tra Veneto e Friuli, un luogo identitario e fondamentale per la comunità veneta e che racchiude in sé aspetti di grande interesse come la geologia l’archeologia, la botanica, la storia, la selvicoltura. Non può e non deve essere considerato poco più che un grande contenitore di alberi da tagliare.
Davi Kopenawa porterà la sua testimonianza in Veneto con una serie di incontri dal 5 al 7 aprile 2024.
Venerdì 5 aprile, presso il Rifugio Vallorch, all’interno della foresta del Cansiglio, Kopenawa e Carlo Zacquini, missionario della Consolata in Brasile, saranno a disposizione per incontrare il pubblico, in particolar modo i ragazzi delle scuole superiori e dell’università; al termine della giornata si terrà una cena di beneficenza. Seguiranno, nei giorni successivi, due convegni con focus sull’Amazzonia: il primo, sabato 6 aprile dalle 16 nel Convento San Francesco Della Vigna a Venezia; il secondo domenica 7 aprile sempre dalle 16 al Parco Fenderl in Via San Gottardo 91 a Vittorio Veneto. Sarà un’opportunità irripetibile per incontrare un difensore delle foreste e sostenere un progetto fondamentale per la vita sulla Terra.