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01 ottobre 2024

Lavoro

Fringe benefit 2024: vantaggi e nuove soglie di tassazione previste

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fringe benefit

I vantaggi fiscali fringe benefit per i dipendenti si sommano alla riduzione del carico contributivo e fiscale delle aziende. Queste ultime sono libere di rilasciare i benefit ai singoli lavoratori, o di estenderli a una specifica categoria di dipendenti.

 

Fringe benefit: cosa sono e quali sono i più comuni

 

I vantaggi fiscali dei fringe benefit per i datori di lavoro sono il fattore che, più di ogni altro, ha contribuito alla popolarità di questi benefit aziendali, rilasciati da un numero sempre più elevato di aziende. Si parla, nello specifico, di una parte di retribuzione che va ad aggiungersi allo stipendio del dipendente come compensi in natura, ossia in forma di beni e servizi. Tra i fringe benefit 2024 più diffusi si ricordano voucher flessibili con ampie possibilità di utilizzo, come i buoni acquisto, oltre ad asset come computer portatili e auto aziendali. Pluxee propone una delle soluzioni di welfare aziendale più flessibili, digitali e facili da usare: i Buoni Acquisto Pluxee, rientranti appunto nell'ambito dei fringe benefit.

 

Buoni Acquisto: perché sono tra i fringe benefit più apprezzati?

 

I Buoni Acquisto Pluxxee sono un benefit aziendale molto vantaggioso per il datore di lavoro, essendo 100% deducibili, perché rientrano tra i fringe benefit esentasse fino alle soglie indicate per legge.

 

Aprono inoltre un mondo di opportunità per i dipendenti, che ricevono un voucher da utilizzare a loro scelta in 20.000 negozi fisici e shop online in tutta Italia, per tante categorie merceologiche, dagli alimentari al carburante, dall’abbigliamento all’elettronica e molte altre ancora. In formato digitale, inoltre, i buoni acquisto sono molto comodi da utilizzare, mostrando il codice a barre direttamente in cassa oppure pagando online sui diversi e-commerce convenzionati con Pluxee.

 

Fringe benefit: quando sono esentasse?

 

È importante ricordare come i fringe benefit non siano soggetti a tassazione, ma solo fino a una determinata soglia. Il datore di lavoro, proprio per questo motivo, non è tenuto a pagare i contributi su quanto concesso. Qualora la soglia venga superata, le normative vigenti prevedono che l'imposizione fiscale sia applicata sull'importo complessivo del valore dei beni e dei servizi rilasciati, andando così a concorrere al reddito del dipendente. Sono così tassati in base alle relative aliquote.

 

Le nuove soglie di tassazione previste

 

L'ultima legge di bilancio ha modificato il limite per la tassazione fringe benefit 2024. La soglia è aumentata dai precedenti 258,23 euro per ogni periodo d'imposta, raggiungendo i 2.000 euro per i dipendenti che hanno figli a carico. Una cifra più bassa, pari a 1.000 euro, è prevista per qualsiasi altro lavoratore dipendente. In merito ai figli a carico, le norme considerano tali i figli il cui reddito non sia superiore a 2.840,51 euro. Qualora abbiano un'età inferiore ai 24 anni d'età, il reddito non deve sforare i 4.000 euro.

 

Autocertificazioni: i casi in cui sono necessarie

 

Per poter fruire dei fringe benefit 2024, un lavoratore che ha figli a carico è tenuto a presentare al proprio datore di lavoro un'autocertificazione. Dovrà dichiarare, infatti, di avere figli a carico, indicando anche il codice fiscale di questi ultimi. Nel caso l'azienda conceda un benefit per il rimborso delle bollette sarà necessario presentare le fatture delle utenze dell'anno in corso il cui rimborso avrà luogo, al più tardi, entro il 12 gennaio 2025.

 


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