Paese - «L’aumento di stipendio della Giunta e del gettone di presenza dei consiglieri comunali è l’effetto della perequazione degli emolumenti data dal rientro nel patto di stabilità». Il sindaco di Paese Francesco Pietrobon con una nota precisa le notizie apparse ieri sugli organi di stampa. Il primo cittadino di Paese (Lega Nord) precisa anche imotivi per i quali la crescita delle indennità è arrivata proprio in questo momento.

«Con il rientro nei vincoli dettati dal patto di stabilità, decretato ufficialmente con l’approvazione dell’ultimo bilancio comunale, anche le buste paghe degli assessori, e la mia, hanno visto un aumento del compenso lordo mensile pari allo stesso 30% che era stato tolto nel momento in cui si era usciti dai limiti imposti dalla legge. Una crescita sempre pari al 30% si registra anche per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, così come è la stesa legge a stabilirlo».

«Questa perequazione, pur aumentando la spesa corrente, non comporta squilibri o mancanze in altri settori, che proprio grazie ad una gestione nuova e lungimirante del bilancio, garantisce le risorse necessarie a tutti i capitoli che compongono il rendiconto del Comune – precisa il sindaco Pietrobon – Ad ogni modo, l’aumento degli stipendi va letto sul piano degli ingressi al netto delle imposte che fanno scendere considerevolmente gli emolumenti dei singoli assessori.

Per quanti poi, sono anche impiegati in altre strutture pubbliche o sono dipendenti di un’azienda privata, gli stipendi rimangono decurtati esattamente come prima del rientro nelle maglie del patto. Ciò significa che solamente tre assessori, compreso il sottoscritto, su otto, percepiscono uno stipendio pieno rispetto a quanto sarebbe previsto».

«Di fatto – conclude Pietrobon – gli stipendi sono gli stessi previsti per il quinquennio precedente al nostro prima che la Giunta Mardegan sforasse il patto e la manovra di compensazione è stata votata favorevolmente anche da coloro che un tempo erano assessori e oggi siedono sui banchi della minoranza».