Gorgo al Monticano, un cippo per ricordare il 60° di fondazione
Cerimonia particolarmente sentita qualche giorno fa in paese
| Angelo Giordano |
GORGO AL MONTICANO - “Non è necessario che facciamo grandi cose per dimostrare un grande amore”. Con questa citazione di Santa Teresa di Calcutta e due gocce di sangue a formare un cuore, è stato realizzato un cippo, memoria di 60 anni di storia del dono del sangue a Gorgo al Monticano.
Spiegano i curatori: «E’ stato bello vedere come i ragazzi del direttivo si sono prestati per la sua collocazione, presso il centro Archimede, con entusiasmo e la consapevolezza che si stava concretizzando il sogno di molti, non da ultimo dei due ex presidenti venuti a mancare recentemente, Ivo Bertapelle e Alfredo Vello».
Alla presenza del presidente provinciale Stefano Pontello, delle autorità civili, (sindaco e assessori), dei responsabili della Banca Prealpi-San Biagio (che con un cospicuo contributo ha permesso la realizzazione dell’opera) e con la cornice di 30 labari oltre alle associazioni del paese, il monumento è stato inaugurato domenica 9 ottobre con la benedizione impartita da don Angelo Pederiva.
Tanti gli avisini presenti che hanno potuto poi ritirare la loro medaglia di benemerenza nella stupenda location del ristorante Villa Revedin: tra tutti spiccano le oltre 120 donazioni di Marius Vazzoler. «Anche se non possiamo donare il sangue o altro - ha detto la presidente Tania Bozzato - possiamo donare un sorriso e anche solo un sorriso fa la differenza». Ecco che allora il direttivo Avis auspica che questo monumento diventi punto di riferimento per tutti e non solo per gli avisini.