Intimidazioni a profughi e coop, Khezraji: "denunceremo l'amministrazione di Villorba"
L'annuncio del presidente dell'associazione Hilal che gestisce una struttura di accoglienza all'interno del comune
| Isabella Loschi |
VILLORBA - L'associazione trevigiana "Hilal", riferibile a comunità di cittadini immigrati di molte etnie e responsabile di una cooperativa che gestisce a Villorba una abitazione di proprietà in cui, d'intesa con la Prefettura di Treviso, hanno trovato alloggio 14 richiedenti asilo, ha annunciato oggi di voler denunciare l'amministrazione comunale per "forme di intimidazione subite sia dagli ospiti della struttura, sia dai vertici di Hilal" ad opera della polizia municipale e di funzionari del Comune.
Abdallah Khezraji, presidente dell'associazione, e vicepresidente della consulta regionale per l'immigrazione, ha sostenuto che nei giorni scorsi agenti del corpo di polizia locale si sarebbero introdotti "senza autorizzazione nella residenza fotografando i locali e gli ospiti". In seguito, lo stesso Khezraji sarebbe stato raggiunto da chiamate alla sua utenza privata da parte ancora di vigili urbani i quali gli avrebbero intimato di presentarsi al comando "pena una multa di 320 euro per ciascuno degli ospiti".
Le contestazioni riguarderebbero problemi di agibilità della struttura ma, sottolinea l'associazione, "fino al 27 giugno la casa era abitata regolarmente da altri inquilini e, prima di sistemare in essa i richiedenti asilo, è stata chiamata la Usl 9 per una verifica delle condizioni e l'autorizzazione a poter ospitare quel numero di persone".
Al di là degli aspetti tecnici, conclude Khezraji, "è nostra intenzione querelare per abuso di potere il sindaco di Villorba per i modi usati dai rappresentanti del suo comune nel procedere all'ispezione e nelle comunicazioni irrituali e intimidatorie rivolte dagli stessi agli interlocutori responsabili della struttura di accoglienza".