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10 gennaio 2025

Treviso

Manildo neo sindaco: "Risultato storico, ora sveglieremo la città"

Dopo 19 anni di Lega a Treviso si chiude un'era

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Manildo neo sindaco:

TREVISOGiovanni Manildo è il nuovo sindaco di Treviso. Dopo vent'anni di Lega, il candidato della coalizione di centrosinistra “Treviso Bene Comune” è riuscito a battere la Lega e ad espugnare Cà Sugana. Netto il vantaggio sul candidato Gentilini. In testa dall'inizio dello spoglio delle 77 sezioni, Manildo ha ottenuto il 55,5% dei voti contro il 45,5% del suo avversario: oltre 4 mila voti di vantaggio. Pesante la sconfitta per la Lega che dopo 19 anni alla guida perde una delle roccaforti del partito.

 

Giovanni Manildo è arrivato da vincitore nella sede della coalizione di via Ortazzo, verso le 16.30, osannato dalla folla che in coro lo chiamava e lo applaudiva. Tra abbracci e strette di mano il neo eletto sindaco di Treviso ha detto: «Ora cercheremo di svegliare questa città e manterremo ogni promessa della nostra campagna elettorale».

 

A chi va questa vittoria? «Abbiamo lavorato tanto e bene, questa vittoria è dedicata a tutti i candidati della coalizione, che da quattro anni portano avanti questo progetto con me e con i quali abbiamo creduto in un cambiamento possibile. Abbiamo sempre detto che si cambia solo se si è insieme e oggi ne abbiamo avuto la prova. Ora voglio essere il sindaco di tutti».

 

Manildo ha sconfitto la Lega se lo aspettava? «Essere riusciti a raggiungere questo risultato rappresenta qualcosa di storico. Abbiamo chiuso un'era, ed ora siamo pronti ad iniziarne un'altra».

 

Cosa vuole dire a Gentilini? «A Gentilini mando una stretta di mano, come abbiamo sempre fatto. Ha combattuto da leone e ha coperto qualche magagna interna al partito».

 

Quali sono le ferite lasciate sul territorio da questo ventennio leghista che vorrebbe curare? «Prima di tutto l'eccessiva cementificazione senza nessun spazio pubblico. Dobbiamo ripensare ad una gestione diversa del territorio e una città capoluogo che guardi oltre i confini amministrativi, una città più aperta al futuro e alle giovani generazioni. Ora puntiamo ad una amministrazione partecipata anche oltre i confini comunali».

 

Tema sicurezza, cavallo di battaglia del suo avversario politico, cosa cambierete?«Cercheremo di attuare un'idea di sicurezza che non sia solo di repressione ma sia anche far diventare Treviso una città più viva e sicura».

 

La prima cosa che cambierà da sindaco? «Il ruolo di Treviso, una città capace di comunicare con gli altri comuni. Lo abbiamo dimostrato già in campagna elettorale con Venezia e Padova, con gli incontri con i primi cittadini Orsoni e Rossi, ma anche con i comuni più piccoli per ripensare alle mobilità di Treviso. Prima di tutto c'è da cambiare lo stile: sia amministrativo, sia di dialogo con le associazioni di categoria con proposta concrete».

 

Favorevole dunque all'area metropolitana Pa-Tre-Ve? «Certo è un'occasione di sviluppo assolutamente da non perdere, per rendere competitivo un territorio che ne ha estremo bisogno».

 

Ha pensato a qualche nome della nuova giunta? «In giunta li metterei tutti visto l'entusiasmo!».

 

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Isabella Loschi

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