Castelfranco – Il suo nome non è mai uscito quando si è parlato della mostra legata al quinto centenario dalla morte di Giorgione. Ma quando Sgarbi, sabato scorso, è stato a Treviso in visita a Ca’ dei Carraresi, si è lasciato andare con dichiarazioni che facevano capire tutt’altro.

Secondo quanto ha detto, lui sarebbe stato in pratica il tramite per avere l’ok dal Ministero per ottenere alcuni dei rarissimi quadri del pittore nato a Castelfranco. Sul caso è stata presentata un’interpellanza che verrà discussa durante il prossimo consiglio comunale.

A produrre il testo Livio Frattin, capogruppo del Partito Democratico. «Sgarbi – scrive nell’interpellanza Frattin - ha dichiarato che “faremo con Brunello la mostra di Giorgione”, di cui “porteremo otto quadri”, precisando che “farsi prestare i dipinti di Giorgione sarà facile, perché il Ministro dei Beni culturali sta dotando il Ministero di una struttura più elastica per consentire i prestiti. La mostra sarà poi facilitata dai miei buoni rapporti col Ministro Bondi”. La stampa ha anche aggiunto che “i beni informati suggeriscono che l’esposizione potrebbe essere allestita là dove Sgarbi ieri ha trascorso un piacevole pomeriggio: la Casa dei Carraresi a Treviso”».

Se le cose stessero veramente così cambierebbe tutto, dato che sono parecchi mesi che Comune, Provincia e Regione hanno avviato un progetto insieme per dare vita alla mostra, incaricando come curatori tre dei maggiori esperti del pittore rinascimentale a livello planetario. Il sindaco Maria Gomierato smentisce di aver avuto rapporti in tal senso con Sgarbi.

«Probabilmente Sgarbi non è a conoscenza del fatto che Comune, Provincia e Regione hanno già presentato un progetto comune per la mostra e che ci sono già tre tra i massimi esperti di Giorgione che la stanno curando – afferma il sindaco -. Non ci è arrivata nessuna comunicazione in questo senso. Comunque, siamo aperti a collaborazioni».