SACCONI: "O BERLUSCONI O IL CAOS"
"Il voto al Pdl serve a controbilanciare la Lega per mantenere la qualità". Parola di De Checchi
| Laura Tuveri |
Treviso - “E’ stata la campagna elettorale più cattiva del dopoguerra. Un tempo la politica era considerata come il rugby, uno sport nobile con avversari che si rispettavano. Questo è un voto politico e io mi sento di dire o Berlusconi o il caos”. Parola di Maurizio Sacconi, ministro trevigiano del Welfare. Più che di programmi e progettualità per il futuro del Veneto, la conferenza stampa organizzata stamani nella sede provinciale del Pdl, voleva essere un ultimo accorato appello a votare il partito per “controbilanciare” il peso dell’alleato.
E’ palpabile fra i dirigenti veneti e trevigiani del Pdl il timore del sorpasso del Carroccio. Ecco dunque l’appello a barrare il simbolo del Partito della libertà agli elettori moderati di centrodestra, ma soprattutto ai loro elettori, forse delusi per la mancata ricandidatura di Galan. “Oggi il voto al Pdl è quanto mai importante perché questa coalizione ha bisogno di essere particolarmente bilanciata con l’apporto che solo il Pdl può portare.
Crediamo che il contributo che i nostri uomini possano dare in termini di possibilità economi, sociali e culturali per il territorio siano elemento essenziale perché il governo regionale continui a mantenere quegli standard di qualità che ha avuto negli ultimi 15 anni. Il Pdl deve controbilanciare il peso dell’alleato, (la Lega Nord, ndr), che da solo non sarebbe in grado di mantenere i livelli qualitativi”. Lo ha detto Andrea De Checchi,vice coordinatore provinciale del Pdl, nonché assessore alla Sicurezza del Comune di Treviso.
Alberto Giorgetti, coordinatore regionale Pdl del Veneto, chiede il voto per avere certezza di buon governo. “Treviso è città importante per Veneto e per il Pdl, per aver espresso riferimenti istituzionali a livello nazionale e regionale di altro valore”. Il rischio – ha ricordato il veronese Giorgetti - è l’astensionismo per tre motivi: siamo in un momento di crisi e la gente potrebbe non recarsi alle urne oppure esprimere un voto di protesta; gli elettori del Pdl potrebbero essere delusi della mancata ricandidatura di Galan; per il risultato elettorale scontato.
A sostenere la squadra dei candidati in campo, capolista Amedeo Gerolimetto, consigliere regionale uscente, c’era anche l’ex assessore regionale e ora onorevole Fabio Gava che ha ribadito la valenza politica del voto.