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03 gennaio 2025

Italia

Tangenti, bufera su Berlusconi

Csm: "Chi ha responabilità rafforzi il rispetto delle regole"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Tangenti, bufera su Berlusconi

ROMA - E' bufera su quanto dichiarato dall'ex premier Silvio Berlusconi sulle tangenti, definite una situazione necessaria per accedere a certi mercati. A giudicarle ''gravi e inaccettabili'' è il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli per il quale è "molto grave pensare che la lotta alla corruzione sia una mania masochistica dei pubblici ministeri italiani''.

''Anche solo l'idea che l'illegalità sia una cosa con cui si deve convivere e sia diventata addirittura una necessità è grave e inaccettabile - ribadisce Sabelli - E' grave e inaccettabile pensare che il controllo di legalità possa essere dannoso. Il danno viene dalla corruzione e non certo da chi la contrasta. La corruzione è il male, di qualunque natura essa sia e dovunque sia praticata. E la corruzione internazionale è considerata un danno gravissimo per l'economia dall'intera comunità internazionale''. Dunque, conclude Sabelli ''non vedo come si possa parlare di moralismo davanti alla repressione di comportamenti che costituiscono reato''.

Toni meno netti arrivano dal vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti che tuttavia sottolinea come "tutti quelli che hanno responsabilità devono rafforzare nei cittadini il rispetto delle istituzioni e delle regole". Questo, ha aggiunto Vietti, "soprattutto in un momento in cui siamo chiamati a scegliere la nostra rappresentanza politica che, mi auguro, vorrà ispirarsi proprio al senso istituzionale e al rispetto della legalità".

Durissima invece la reazione dei partiti. Dal Pd al laconico "basta tangenti e basta Berlusconi" pronunciato dal segretario Bersani, seguono le parole durissime della capogruppo al Senato Anna Finocchiaro che parla di "apologia della tangente". "Siamo senza parole. Di fronte alla situazione gravissima di un colosso della nostra industria come Finmeccanica, Berlusconi che fa? L'apologia della tangente, che non sarebbe un reato ma una commissione estera. E' assurdo, e gravissimo insieme - afferma - che una personalità politica leader di uno schieramento, più volte presidente del consiglio di questo Paese, possa anche solo pensare una cosa del genere. Gli italiani - avverte Finocchiaro - valutino il rischio che corriamo per l'ennesima volta".

Per il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini "Berlusconi si è confessato. Dire che pagare una tangente può essere una situazione di necessità, significa essere pronti a corrompere pur di raggiungere un obiettivo. Chissà se parlava di se stesso?", si chiede.

Parole durissime anche dal leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia: ''E' scandaloso che un leader politico commenti il mare di fango e corruzione che sommerge l'Italia santificando le tangenti e promettendo di reintrodurre l'immunità parlamentare''. Per l'ex pm "è grazie a lui (Berlusconi, ndr) che in tutto il Paese, piano piano, si è diffusa una cultura dell'illegalità, della furbizia, del saper ingannare gli altri come dote di cui essere fieri".

(Adnkronos)

 


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