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28 marzo 2024

Oltre la bilancia...

- Tags: peso, composizione corporea, bioimpedenziometria, grasso, muscolo

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Eva Da Ros | commenti | (1)

 

Ok, l'immagine è un po' forte, ma parte di noi è fatta proprio di quel grasso e di quei muscoli.

Entrambi questi tessuti sono importanti per il mantenimento della vita, del buon funzionamento del nostro corpo, dell'equilibrio del nostro metabolismo. Questo è tanto più vero quando la quantità di muscoli e tessuto adiposo sono nei range di normalità.

Il tessuto adiposo, visto per decenni come semplice deposito di energia, in meno di vent'anni ha conquistato la dignità di vero e proprio organo endocrino.
Dal 1994, con la scoperta della leptina - ormone prodotto dagli adipociti e che comunica al cervello il livello di disponibilità energetica -, si è aperto un nuovo filone di ricerca che ha portato alla conoscenza di numerose molecole segnale prodotte dal tessuto adiposo. Tra queste vi sono alcune citochine infiammatorie che favoriscono l'insulino-resistenza, situazione in cui, per semplificare, l'insulina messa in circolo non riesce a funzionare e il corpo si trova a doverne produrre molta di più di quella che sarebbe sufficiente, con una serie di conseguenze altamente sfavorevoli per la salute (ingrassamento, ritenzione idrica, diabete per citarne alcune).
Anche percentuali troppo basse di grasso corporeo non sono compatibili con uno stato di salute ottimali, questo è particolarmente evidente nelle ragazze con anoressia nervosa con la scomparsa del ciclo mestruale.
Si evince l'importanza del mantenimento del grasso corporeo all'interno dei valori appropriati, che cambiano a seconda dell'età e sesso dell'individuo.

Il muscolo, soprattutto se allenato, ha una elevata capacità di consumo energetico, contribuendo al metabolismo totale in maniera significativa. Lo stile di vita sedentario, l'immobilità per malattia o una dieta restrittiva determinano una riduzione della massa muscolare, con conseguente rallentamento metabolico e più facile ingrassamento.

E' ovvio che un chilo di grasso non possa essere paragonato ad un chilo di muscolo. Eppure salendo sulla bilancia ci viene restituita una cifra che mette tutto insieme. Ecco che la bilancia diventa uno strumento altamente impreciso.


Forse il metro vi può dire qualcosa in più se vi misurate la circonferenza addominale - max 88 cm per la donna e 102 cm per l'uomo -, che difficilmente sarà superiore ai limiti consigliati per via di addominali ipertrofici!

La valutazione della composizione corporea, che permette di scomporre il peso nei suoi compartimenti, può essere effettuata con differenti metodi. La tecnica più impiegata a livello ambulatoriale è la bioimpedenziometria, che consente di fotografare lo stato nutrizionale dell'organismo (disidratazione, ritenzione idrica, buona massa e struttura o deperimento) e di verificarne le modificazioni nel tempo.

Le persone in sovrappeso dovrebbero conoscere la propria composizione corporea verificando quanto di quell'esubero di peso è dovuto al grasso, quanto sono muscolarmente dotati e come sono distribuiti i liquidi all'interno dell'organismo, controllando periodicamente i cambiamenti per poter adattare la terapia motoria e l'alimentazione.
Anche per gli atleti può essere un'informazione preziosa verificare i progressi in termini di muscolazione, riduzione della massa grassa e ritenzione idrica, in base al tipo di allenamento e all'alimentazione seguiti.

Purtroppo si è ancora schiavi della bilancia e questo permette il diffondersi di diete squilibrate, che inducono drastici cali di peso (a cui si associa erroneamente il “successo” di una dieta) compromettendo la massa magra dell'organismo.

A fronte del miraggio di un veloce calo ponderale si è disposti a sacrificare – oltre al buon umore e ad una vita familiare e sociale normale – una parte consistente di sé. Quella parte che permetterebbe più facilmente il mantenimento di un peso sano, se non l'avessimo persa per strada.



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Questo articolo ci dimostra ancora una volta la necessità di superare vecchie concezioni e di evolversi insieme alla ricerca e alla tecnologia. Viene da sè, quindi, l'importanza di affidarsi a professionisti giovani, all'avanguardia e aggiornati che ci permettono di fare della conoscenza uno strumento efficace e una guida per raggiungere i propri obiettivi

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