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18 settembre 2024

Treviso

PROCESSO MOREIRA: LA VERITA' SULLA MORTE DI GIULIANA

Domani in tribunale i risultati della superperizia disposta dalla Corte d'Assise

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

PROCESSO MOREIRA: LA VERITA' SULLA MORTE DI GIULIANA

TREVISO – Come è morta Giuliana Favaro, la piccola di 2 anni annegata nelle acque del Monticano nel settembre del 2009? A chiarirlo una volta per tutte saranno i risultati della superperizia disposta dalla Corte d’Assise del tribunale di Treviso. Domani in aula una nuova udienza del processo a carico di Simone Moreira, la 24enne brasiliana madre della bambina accusata di averla uccisa.

Cinque i superperiti nominati dal tribunale: Carlo Sorbara, direttore del dipartimento di Anestesia dell'ospedale di Treviso; Raffaele De Caro, direttore del dipartimento di Anatomia dell'Università di Padova e presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Treviso; gli anatomopatologi Massimo Montisci e Alessandra Rossi, e l'esperto in cardiologia interventista Marco Panfili. A loro il tribunale ha affidato il compito di produrre una perizia che faccia luce sulle modalità, sull’ora del decesso e anche sulle manovre rianimatorie a cui la piccola è stata sottoposta dopo essere stata ripescata dalle acque del fiume.

Una verità che dopo otto udienze del processo a carico della giovane mamma, imputata di omicidio volontario aggravato, non è ancora emersa. Troppo discordanti le tesi dell’accusa e della difesa, troppo distanti i risultati delle perizie di parte degli esperti arruolati dal pubblico ministero Antonio Miggiani e dai legali della difesa. Domani in aula i risultati di un lavoro d’equipe che ha visto, per 90 giorni, i cinque professionisti lavorare sui reperti organici prelevati dal corpicino di Giuliana, sulle cartelle cliniche e sui risultati degli esami.

Obiettivo stabilire la causa esatta della morte: annegamento o arresto cardiaco per morte in acqua? E soprattutto, a che ora il cuore della piccola ha smesso di battere? L’orario della morte è, paradossalmente, il punto di forza sia dell’accusa sia della difesa su posizioni, ovviamente diverse. Secondo l’accusa Giuliana è stata ripescata ormai priva di vita perché in acqua già da più di un’ora. Secondo la difesa invece la piccola sarebbe finita in acqua al massimo mezz’ora prima di essere recuperata dai vigili del fuoco, come dimostrerebbe il defibrillatore che è stato usato per rianimarla e che si sarebbe attivato rilevano una traccia cardiaca.

La verità dovrebbe essere sancita una volta per tutte domani in aula, e con essa anche il futuro di Simone.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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