
Raggiri nelle macellerie: finti imprenditori svuotano i frigoriferi
Episodi sotto indagine dei Carabinieri.
| Redazione OT |
PONTE DI PIAVE – Truffe ben orchestrate, ordini di carne mai pagati e negozianti raggirati. A farne le spese, diverse macellerie della zona. La più recente tentata truffa è avvenuta in una macelleria di Ponte di Piave, dove un uomo si è finto un noto imprenditore locale e ha ordinato 1.200 euro di carne. Il pagamento? Promesso per il giorno successivo.
A ritirare la merce si è presentata una donna accompagnata da una giovane. La titolare, insospettita dal loro comportamento e dal parcheggio sospetto, ha chiesto un documento prima di consegnare la carne. A quel punto, le due si sono date alla fuga. L'episodio è ora sotto indagine dei Carabinieri.
Un colpo simile, questa volta andato a segno, si è verificato in una macelleria di Salgareda. Qui il truffatore ha svuotato l'intero frigorifero del negozio, prelevando carne per un valore superiore ai mille euro. Dopo un mese, il titolare ha contattato l'azienda per la quale il truffatore aveva finto di lavorare, scoprendo di essere stato ingannato.
A Ponte di Piave, un'altra macelleria ha subito un raggiro con un trucco diverso. Un uomo, approfittando della confusione di un sabato pomeriggio, ha dichiarato di aver acquistato 10 euro di bistecche andate a male e ha chiesto il rimborso. Dopo aver ricevuto i soldi, ha rilanciato: affermando che l'acquisto iniziale era di 20 euro, ha ottenuto un'ulteriore somma. Poco dopo, è rientrato sostenendo di aver comprato anche 20 euro di costate, cercando di estorcere altro denaro. Il macellaio, capito il trucco, lo ha allontanato.
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