28/03/2024pioggia

29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioviggine

28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Tasi, «Vittoriesi spremuti»

Per l’ex assessore al bilancio dovevano essere introdotte delle detrazioni

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

Tasi, «Vittoriesi spremuti»

VITTORIO VENETO – Tasse: dopo l’Imu arriva la Tasi. Nemmeno Vittorio Veneto viene risparmiata dal nuova tassa introdotta dalla legge di stabilità: servirà a sostenere le spese per polizia locale, pubblica illuminazione, manutenzione del verde e del patrimonio. Viene calcolata sulla base della rendita catastale di un immobile: aliquota Tasi del 2 per mille se si tratta dell’abitazione principale, 1 per mille per gli altri edifici, nessuna detrazione. E’ quanto deciso nei giorni scorsi dalla giunta Tonon e che dovrà essere ratificato lunedì 8 settembre dal consiglio comunale.

 

 

 «Con la Tasi e queste aliquote la giunta Tonon avrà a disposizione circa 2,5 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso, somma che andrà così ad aumentare le entrate per spesa corrente, dove non c’era bisogno – commenta l’ex assessore al bilancio Antonella Caldart -. I tagli del governo incidono sulla spesa in conto capitale – ricorda -, capitolo che consente interventi su strade, opere pubbliche, ecc.. Dunque la Tasi non aiuta a risolvere i problemi concreti della nostra città. Senza contare che non è prevista alcuna detrazione per le fasce sociali deboli, le stesse a cui ad esempio avevamo previsto, ed è stata confermata, una detrazione di 200 euro per l’Imu sulla prima casa. Chi non pagava l’Imu per esenzione, oggi si troverà a pagare la Tasi su un bene, la casa, che è stato acquistato con sacrificio e che ora viene tassato in questo modo». Cosa dunque avrebbe fatto se fosse stata lei l’assessore al bilancio in questo momento? «L’idea nostra era di non applicarla, o di applicarla al minimo alla luce dei conti emersi, mantenendo la detassazione a chi già prima ce l’aveva per l’Imu. Questa scelta – chiude Caldart – inciderà a livello sociale: ci troviamo con un sindaco che ci tasserà la casa, anzichè proteggere noi cittadini».

 

«Ci sembra che il 2 per mille sulla prima casa sia un giusto compromesso fra l'esigenza economica del comune e l'attenzione a non pesare troppo sui cittadini, che già pagano una Imu sulla prima casa al 4 per mille con detrazione di 200 euro – puntualizza l’assessore al bilancio Giovanni Napol -. La vicenda Tasi si inserisce nuovamente nella sconsiderata gestione della tassazione della casa iniziata con l'eliminazione totale dell'ICI sulla prima casa attuata dall'ultimo governo Berlusconi, proseguita poi con il governo Letta, sotto ricatto di Forza Italia. Questa nuova imposta, di fatto, reintroduce la prima casa tra i beni oggetto di imposta comunale, a dimostrazione che la demagogia elettoralistica, alla fine, porta solo problemi ai cittadini».

 

La Tasi, stando al calcolo fatto dal comune di Vittorio Veneto, porterà nelle casse comunali circa 2,9 milioni di euro che serviranno a coprire il 58% dei costi per i servizi indivisibili.

 


| modificato il:

foto dell'autore

Claudia Borsoi

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×